Come “realtà aumentata e virtuale” sono oggi utilizzate nell’industria
Un evento per conoscere ed esplorare le opportunità che la realtà aumentata e virtuale offrono alle realtà di tipo industriale. Gli ospiti si sono immersi nelle soluzioni presentate da LinUp, start up innovativa partner tecnologico nell’evento, specializzata nell’utilizzo e nello sviluppo di tecnologie come la realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) e con referenze in grandi gruppi industriali internazionali.
È stato un primo appuntamento, dedicato a quelle aziende che per caratteristiche e settore industriale in cui operano meglio possono apprezzare esempi di applicazioni già adottate dall’industria. Agli ospiti è stata data l’opportunità di confrontarsi in modo diretto con la tecnologia, nelle sale virtuali appositamente allestite a Friuli Innovazione, immergersi in ambienti industriali virtuali per interagire con procedure operative, processi di formazione, assistenza da remoto. È stato così possibile verificare sul campo l’applicabilità e la possibilità di integrazione della tecnologia con i diversi processi industriali, sfruttando le competenze CAD presenti in azienda.
Gli ospiti, indossato il visore, hanno vissuto un’esperienza di cross reality, che combina realtà aumentata (RA) e realtà virtuale (RV), hanno simulato il montaggio di componenti meccaniche e si sono immersi in macchinari ed impianti. L’ambiente immersivo, appunto, viene sempre più spesso utilizzato in ambito industriale per addestrare il personale, effettuare le verifiche ergonomiche e controllare le interferenze nella fase di manutenzione. È diventato subito chiaro, ad esempio, come le istruzioni di montaggio “viste” attraverso la cross reality, siano recepite e comprese istantaneamente e non necessitano di traduzione, aspetto particolarmente strategico per le aziende che operano in ambito internazionale.
La Cross reality, riuscendo ad annullare la distanza fisica, ridisegna anche il concetto di manutenzione. Un operatore esperto è in grado di coordinare e guidare molteplici interventi su siti diversi, generando un risparmio sia in termini di costi che di tempi.
Indossato il visore, gli ospiti, sono stati guidati da remoto in attività operative, ricevendo precise indicazioni sull’operatività da seguire.
“Queste tecnologie, che rientrano nell’ampio contesto di industria 4.0, sono spesso più citate che sperimentate direttamente. Già due anni fa avevamo avviato un coworking in Friuli Innovazione dedicato alle tecnologie virtuali e da allora abbiamo continuato ad interessarci a come stessero evolvendo e agli esempi di applicazione per le imprese. Oggi cominciano ad essere numerosi gli esempi positivi e per questo abbiamo cominciato a coinvolgere alcune imprese della Regione. L’interesse dimostrato dalle imprese e la disponibilità di soluzioni adatte anche alle PMI ci hanno confermato che dobbiamo continuare a lavorare su questo tema e continuare a sviluppare il confronto con il territorio per poi eventualmente avviare azioni specifiche. Tra l’altro esistono in Regione diverse realtà spesso piccole che hanno competenze specifiche e di nicchia su questo ampio settore, il prossimo anno faremo un incontro con loro per capire se possiamo essere di aiuto allo sviluppo di nuove iniziative di business.” sottolinea Fabio Feruglio, Direttore di Friuli Innovazione, che conclude – “Sempre con l’intento di creare connessioni, sviluppare collaborazioni dinamiche a valore aggiunto, essere quella piattaforma di innovazione dove si incontrano le community per condividere sfide ed idee e trasformarle in progetti e soluzioni”.