Il Presepe Animato di Perteole
Erano i primi anni del Novecento quando a Perteole si pensò di costruire un Presepe con statuine animate per renderlo più suggestivo e diverso dal solito
“Fu una grande novità per gli anni in cui il periodo del Natale era atteso e vissuto intensamente, con semplicità, con poche cose, con fede. Nelle annate seguenti la notorietà si diffuse anche nei paesi vicini, così si ha notizia certa che già negli anni Venti erano numerose le persone, che venivano a visitare il presepe esposto in chiesa davanti all’altare della Madonna” ci racconta Maurizio Politti, presidente dell’Associazione Amici del Presepe Animato di Perteole.
Già allora, con un motore elettrico ed una ardimentosa serie di riduzioni fatte con vecchie ruote di bicicletta, pulegge di legno, cordini vari e tanta buona volontà, il sagrestano e alcuni amici dedicavano le ore serali ai preparativi, ingegnandosi per animare le statuine scolpite nel legno. Questa è stata la cosiddetta “prima macchina” che purtroppo si fermò durante gli anni tristi della Seconda Guerra Mondiale.
La rinascita, nel dopoguerra, portò nuovi stimoli ed un gruppo di paesani volle proseguire sulle orme dei padri. In poco tempo nacque così la “seconda macchina” che riprendeva lo stile della precedente ma si arricchiva con nuove animazioni. Purtroppo le sollecitazioni ed i logorii dovuti a smontaggi e rimontaggi, portarono al degrado ed alla perdita di molti pezzi; così per qualche anno quel piccolo miracolo di ingegno non venne esposto: “Nel 1968 quel gruppo di giovani appassionati ed emergenti, decise di ripartire da zero, impiegando nuove tecniche apprese nei rispettivi ambienti di lavoro, abbinate agli insegnamenti dei padri. Im poco più di un anno impostarono la “terza macchina” che ebbe due caratteristiche fondamentali diverse dalle precedenti, la struttura, costruita per rimanere fissa nel locale attiguo alla chiesa, l’ambientazione scenica, ispirata al paesaggio palestinese”.
Da allora il presepe è stato continuamente arricchito e rinnovato: “I visitatori di oggi, si trovano di fronte ad un paesaggio immaginato nella Palestina di duemila anni fa; Betlemme, Gerusalemme, il censimento, la costruzione di una strada, il deserto, l’oasi, le colline ed i pastori fanno da cornice alla semplice ed appartata grotta della Natività. Le statuine, alte circa dieci centimetri, si muovono per rappresentare le scene di vita ed i mestieri di ogni giorno, si recano in visita alla Grotta e si fermano al tramonto per rianimarsi all’alba dopo il canto del gallo. Attorno a loro, le case, gli animali domestici, le pecore e gli oggetti della vita quotidiana, sono immersi in un paesaggio dolce e veritiero che si addormenta nell’incanto del cielo stellato. Nel buio della notte, un crescendo di musica e luce infonde spiritualità ed emozione al mistero della Nascita, un filo di fumo si leva dalla grotta dei pastori e centinaia di stelle brillano in cielo”.
L’ultima novità introdotta è stata la volta celeste, costruita seguendo la mappa reale delle stelle visibile dalla Palestina in quel tempo: “Si possono ammirare le varie costellazioni e la congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione del Pesci, evento astronomico verificatosi nell’anno della nascita di Gesù, seguito ed interpretato dai Magi d’Oriente”.
Grandissimo è l’impegno dei volontari: “Siamo spinti da una passione sfrenata. Ogni anno, soltanto per la manutenzione, ci vogliono settimane di lavoro. Per noi ormai sembra tutto scontato ma in realtà si tratta di un impegno che dura mesi. Per costruire tutte le statuine ci vogliono anni”.
La soddisfazione sono le tantissime persone che ogni anno accorrono a Perteole per visitare il Presepe: “Migliaia di visitatori decretano di anno in anno notorietà ed apprezzamento per il nostro Presepe. Questo ci fa davvero piacere, ripaga l’impegno che ci mettiamo”.
IL PAîS Gente della nostra terra Dicembre 2019 edizione cartacea (https://ita.calameo.com/read/004769722fa7fdc43150d)