“Antico Borgo Aquileia” a Udine cede il gonfalone alla Parrocchia del Carmine
“Con la morte nel cuore, ci separiamo da un un quarto di secolo di passione borghigiana, sempre generosamente coltivata, e simboleggiata da questo gonfalone, che consegniamo, dopo tanti anni, idealmente alla popolazione del quartiere, attraverso il parroco della locale parrocchia del Carmine!”. Così, lo scorso 31 dicembre 2019, la sig.ra Annamaria Gisolfi, “capitana” storica rionale del borgo udinese di Aquileia, vulcanica figura di promotrice locale affermatasi nell’ambito dell’indimenticata manifestazione agonistica cittadina del Paliodonna e ora determinata, dopo una molteplice e meritoria attività, ad affidare il proprio operato e dell’Associazione Antico Borgo Aquileia alle memorie della città ovvero dello specifico rione urbano attraverso il gesto della consegna del gonfalone sociale alla chiesa locale del Carmine nella persona del parroco don Giancarlo Brianti, con raccomandazione di valorizzarne il “valore intrinseco umano e culturale di ricordo e testimonianza di un impegno generoso per il borgo”. La breve cerimonia si è tenuta presso l’antico pozzo all’ombra della storica Porta Aquileia dove, da tempo, l’ultimo giorno dell’anno, la sig.ra Gisolfi, insieme al Fogolâr Civic del prof. Alberto Travain, usa rendere omaggio alla memoria dei defunti del rione, tra questi la giovane tenente dello staff paliesco del quartiere, la cavallerizza sig.ra Barbara Liberale. Per l’Associazione Antico Borgo Aquileia, presenti, oltre alla “capitana”, la palafreniera sig.ra Michela Grimaz e la dama di corteggio sig.ra Matilde Mignola. Con don Giancarlo Brianti, in qualità gonfaloniere rionale, il sig. Roberto Mazzonetto, referente dell’Associazione Amici di Borgo Aquileia. Il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, noto sodalizio promotore di cultura civica sul territorio con cui lungamente la “cjapitane di Bordolee” ha avuto occasione di collaborare in questi tre lustri, realtà intervenuta alla cerimonia nelle persone del presidente prof. Travain e delle signore Marisa Celotti, Milvia Cuttini e Iolanda Deana, rispettivamente cerimoniera, delegata e segretaria della compagine, ha dedicato alla sig.ra Gisolfi cinque simboliche rose evocanti i “quintieri” storici cittadini, memoria di unione nell’articolazione rionale insita nella storia cittadina. A portare il saluto della cittadinanza, la presidente dell’Arengo popolare udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco. Presenti anche delegazioni del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Club per l’Unesco di Udine, del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” e deCoordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”. “Ricordo come quel Palio facesse confrontare i borghi di Udine e ne tirasse fuori il meglio ed il peggio! Ricordo uno sfottersi ed un aiutarsi, un rapportarsi che poteva rendere più interessante la vita cittadina!”: ecco, dunque, come, non senza nostalgie, la “capitana” del Borgo Aquileia ha fatto cenno, anche in quest’ultima occasione, alla singolare esperienza paliesca vissuta in città sullo scorcio del secolo e del millennio passati, esperienza alla quale la stessa Gisolfi ha inizialmente fatto capo e da cui ha preso le mosse il suo impegno rionale. Un impegno divenuto storia della città e della sua gente.