Presentata la Giornata nazionale memoria e sacrificio alpino
“Le istituzioni hanno un profondo debito di riconoscenza nei confronti degli Alpini del passato e di oggi per l’abnegazione nello svolgere il proprio dovere, l’amor patrio e l’attaccamento dimostrato alla comunità mettendosi a disposizione in moltissimi modi diversi, quindi la Regione è orgogliosa di essere al loro fianco nell’organizzazione degli eventi che ricordano e celebrano la loro storia”. È con queste parole che l’assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha presentato la prima celebrazione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino assieme al sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, al presidente della locale sezione dell’Associazione nazionale alpini (Ana), Paolo Verdoliva, e a Maja Monzani, moglie del generale della brigata Julia Antonio Monzani. La ricorrenza sarà celebrata con un evento commemorativo che si terrà venerdì 24 gennaio alle 20.30 all’Auditorium della cultura friulana di Gorizia, in via Roma 5, in concomitanza con il 77esimo anniversario della battaglia di Nikolajewka, combattuta dalle truppe italiane sul fronte russo. “Una data particolarmente significativa per Gorizia – ha evidenziato Roberti -, perché molti dei giovani coinvolti nella battaglia facevano parte di reparti di stanza proprio nel capoluogo isontino. Gli Alpini sono portatori di valori che vanno tramandati, sia attraverso il racconto di quella battaglia, della quale furono protagonisti molti ragazzi che diedero la vita per il proprio Paese, sia tramite eventi e iniziative come il raduno nazionale che la nostra Regione ospiterà con orgoglio a Udine il prossimo anno”. L’assessore ha rimarcato “il ruolo fondamentale svolto dagli Alpini a favore delle comunità locali. Chi ha fatto parte delle penne nere, anche se non è più in servizio, non smette di essere un Alpino ed è sempre pronto a rispondere alle chiamate delle istituzioni e dei cittadini, offrendo il proprio aiuto in molti modi diversi: dall’iniziative di volontariato, fino alle attività di Protezione civile in caso grandi eventi o calamità naturali”.