Moretuzzo: la Regione sostenga nei fatti le botteghe e i negozi di vicinato
Il nostro progetto di legge, a supporto di piccoli negozi e famiglie, fermo da quasi un anno»
«Apprendiamo con piacere della proposta di incentivare, con contributi economici, l’apertura di esercizi di vicinato nelle zone marginali della regione, sull’esempio della Provincia di Bolzano, avanzata alla Regione da Confcommercio Friuli-Venezia Giulia – osserva il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo –. È un tema che ci sta particolarmente a cuore. Siamo per supportare in modo forte i piccoli negozi, in particolare quelli presenti nei comuni montani e in quelli di piccole dimensioni. In questi casi – aggiunge Moretuzzo – le botteghe non sono solo delle attività economiche in grado di garantire i servizi di prossimità indispensabili, ma diventano veri e propri presidi di welfare di comunità. È per questo che, quasi un anno fa, abbiamo presentato un progetto di legge per l’erogazione di finanziamenti regionali per i piccoli Comuni finalizzati a sostenere i “buoni spesa solidali” da assegnare ai nuclei familiari per essere spesi negli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale e convenzionati con il Comune stesso. La norma presentata nasce dai territori, riprende esperienze frutto di buone prassi sviluppate da alcuni Comuni, con risultati significativi. Ma, dall’illustrazione in Aula, il 5 marzo scorso, a oggi, nulla ancora è stato fatto. Cosa sta aspettando la Regione per sostenere quelle esperienze e favorirne la diffusione? Che la crisi del piccolo commercio diventi irreversibile? Si sta perdendo solo del tempo prezioso. Nel dicembre 2018 – ricorda Moretuzzo – presentammo un emendamento che prevedeva finanziamenti della Regione ai Comuni fino a 3 mila abitanti per l’erogazione di contributi economici ai piccoli negozi di vicinato. La misura venne bocciata in sede di discussione della manovra finanziaria regionale. A che gioco sta giocando la Regione? Non certo a favore della piccola distribuzione commerciale!».