Palmanova, Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, il neo direttore Massimo Braganti incontra il Sindaco di Palmanova
“Un dialogo aperto e costruttivo. Abbiamo cercato di fornire, attraverso la consegna di un dossier, tutte le informazioni che possano descrivere al meglio la situazione in cui versa l’Ospedale di Palmanova e gli eventi che si sono succeduti in questi mesi, dalla chiusura del Punto Nascita fino alle promesse non ancora mantenute dalla Regione in merito al super ospedale”, così il Sindaco Francesco Martines al termine dell’incontro con il neo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale Massimo Braganti.
“La prima sfida è gestire il cambiamento. Riorganizzare l’apparato amministrativo della nuova azienda, nata dalla divisione di più realtà. La seconda sfida sarà poi quella di recepire il PAL già approvato, rimetterci a tavolino, evidenziando la vocazione di ciascun presidio. È necessario dare un punto di riferimento a ogni struttura e differenziare l’offerta, mettendo gli ospedali in rete tra loro”, commenta il direttore generale.
Sottolinea il Sindaco: “Nei fatti l’Ospedale di Palmanova è in stato di smobilitazione. Tutta la sanità della Bassa Friulana nel 2019 è stata abbandonata a sé stessa, senza nessun segnale in termini progettuali. Per questo chiediamo risposte e il matenimento degli impegni presi. Si modifichi il PAL 2020 (Piano Attuativo Locale), e i conseguenti atti aziendali, tenendo conto delle richieste fatte dalle istituzioni, dagli operatori, dai pazienti e dal territorio. Un documento approvato da 26 sindaci (sui 130 comuni facenti parte dell’Azienda Sanitaria), convocati da un commissario straordinario che non aveva alcun titolo per convocarli. Avevo chiesto di rinviarne l’approvazione a marzo 2020, ma gli ex vertici dell’Azienda non hanno voluto. Ora è il momento di correggere gli errori del passato”,
Il riferimento è alle indicazioni presenti sull’ordine del giorno 17 (del 13/12/19), approvato dal Consiglio Regionale ma che non ha ancora trovato attuazione concreta nel PAL. Qui, per l’Area Medica, è previsto il mantenimento nella configurazione attuale per la SOC di Pronto soccorso con l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) e l’Area d’Emergenza, la SOC di Medicina e le SOC di Cardiologia e Oncologia, il ripristino della struttura complessa per la Nefrologia e la dialisi e sedi distaccate a Cividale e Latisana. Per quanto riguarda l’Area Chirurgica, l’implementazione delle attività di Chirurgia ortopedica, Chirurgia mammaria e Chirurgia oculistica.
Si chiede di mantenere il Day surgery e week-surgery, concentrando su Palmanova le attività chirurgiche a valenza regionale di chirurgia, ortopedia, oculistica, ginecologia, urologia, otorino, il mantenimento della SOC di Anestesia e Rianimazione, con presenza h 24.
Nell’Area di Riabilitazione di chiedere la conservazione dei posti letto dell’attività ortopedica e neurologica. Per l’Area Servizi, la conferma dei servizi già presenti, in particolare medicina trasfusionale, radiologia, gastroenterologia. Per l’Attività Ambulatoriale, il mantenimento delle attività ambulatoriali attualmente presenti, compreso l’ambulatorio pediatrico e ostetrico-ginecologico h 12 e tutte le prestazioni ambulatoriali attinenti il percorso nascita.
In merito alle degenze intermedie, viene richiesto il potenziamento per i post di RSA già presenti. Per l’emergenza urgenza, il mantenimento del Pronto Soccorso (Area d’Emergenza e Osservazione Breve Intensiva già descritti alla voce Area Medica) e dell’attuale organizzazione dei mezzi mobili.
“La politica regionale da mesi va dichiarando che il famoso super ospedale di Palmanova sarebbe stato disegnato negli atti di programmazione aziendali. Addirittura il Presidente Fedriga ci aveva promesso che entro la fine del 2019 questo “super ospedale” sarebbe stato disegnato ed avviato. Ad ora non si è visto nulla.
Fermo restando la ferita aperta dalla chiusura del Punto Nascita, su cui attendiamo gli sviluppi e la decisione della magistratura amministrativa, l’Amministrazione comunale di Palmanova intende continuare il suo impegno, coerente nel tempo, per far valere i dati oggettivi medici e sanitari, rivendicando gli elementi di eccellenza dell’ospedale costruiti negli anni e non su riferimenti ad appartenenze politiche che possono a volte far assumere decisioni non in sintonia con il territorio, sulla qualità e sicurezza del servizio ai cittadini”, conclude il Sindaco.