Telefonia: le ultime novità tra truffe, trucchetti e novità pro utenti
Ormai è un’abitudine: truffe, trucchi e modi per risparmiare nella telefonia. L’importante è prestare sempre molta attenzione! Ecco qui le ultime novità per cercare di evitare costi indebiti sulle nostre bollette:
1 Partendo dalle situazioni cui fare attenzione, oggigiorno è sempre più frequente la truffa denominata “ping call”. Nello specifico trattasi di squilli molto brevi, a cui non si ha tempo per rispondere. La provenienza delle chiamate lampo è delle più disparate, in prevalenza tunisina (+216) e inglese (+44), ma nella casistica non mancano la Moldavia (+373), il Kosovo (+383), la Bielorussia (+375). Giunti a questo punto vi sarà sempre chi, vedendo una chiamata sul proprio numero, per curiosità, ma magari anche per importanti questioni familiari o di lavoro, cercherà di richiamare. Bene, richiamando questo numero l’ignara vittima, prima di potersene accorgere, si troverà agganciata ad una linea a pagamento determinando ciò l’inesorabile ed immediato prosciugamento del credito telefonico, con una spesa fino a 10 euro al minuto. Il consiglio per evitare l’inganno è verificare su internet il numero del chiamante che molto spesso è già segnalato come truffatore. Ma è possibile adottare anche altri accorgimenti, come, ad esempio, disattivare la chiamata verso l’estero o chiamare il proprio operatore telefonico per verificare se si tratta di un numero legittimo o uno di quelli a pagamento. E se l’ignaro utente ha già subito la truffa cosa fare? Immediatamente denuncia e chiedere al proprio gestore telefonico il rimborso dell’importo contestato. Nel caso di riposta insoddisfacente, e di mancata o parziale restituzione della cifra richiesta, il passo successivo suggerito è l’attivazione di una procedura di conciliazione.
2 Ulteriore problematica riguarda l’addebito annuale da parte di Telecom Italia agli ignari clienti di 3,90 euro per la consegna degli elenchi telefoni, nonostante la possibilità di trovare tuttora in rete, in pochissimo tempo, qualsiasi numero di telefono. Trattasi di un servizio che, per molti, rappresenta soltanto un costo occulto, senza alcuna concreta utilità, al quale, in ogni caso, è possibile rinunciare gratuitamente in qualsiasi momento. A tal fine è necessario contattare telefonicamente il Servizio Clienti linea fissa 187 o inviare una comunicazione scritta all’indirizzo Telecom Italia indicato sulla Fattura o al numero verde fax 800000187 del Servizio Clienti; in tal caso TIM provvederà a non addebitare più il relativo importo.
3 Concludendo con una nota positiva, è notizia di poche settimane fa un’importante vittoria dei consumatori nel campo della telefonia mobile, grazie alla pioggia di ricorsi pervenuta all’Agcom da parte di utenti e associazioni dei consumatori, tra cui Consumatori Attivi. Con tre delibere nei confronti degli operatori Tim, Wind e Vodafone, l’Autorità garante delle comunicazioni ha dato ascolto agli utenti sancendo lo stop del fenomeno delle ricariche telefoniche menomate.
Nel dettaglio, nell’ambito dell’attività di vigilanza di propria competenza, l’Autorità si è soffermata sul fenomeno della modifica dei tagli di ricarica per le utenze prepagate da 5 e 10 euro, con l’introduzione del costo di 1 euro. In particolare, gli utenti, dopo aver acquistato presso i rivenditori autorizzati (ad es. tabaccai, ricevitorie, ecc.) una ricarica di 5 o 10 euro hanno riscontrato che l’importo effettivo erogato sul credito residuo è stato in automatico decurtato di 1 euro a fronte dell’attivazione di un servizio, avente ad oggetto giga di traffico da utilizzare entro un mese dalla ricarica, il quale, a ben vedere, potrebbe essere acquistato separatamente soltanto da quei soggetti effettivamente interessati all’offerta. Da ciò consegue che l’utente che si rivolge a tali canali di vendita per richiedere uno di tali tagli di ricarica (quelli, vale la pena rimarcare, più richiesti dalle categorie di utenti con minore capacità di spesa) era costretto a ricorrere alla ricarica menomata (Giga Ricarica per Vodafone, Ricarica+ di Tim o Ricarica Special di Wind 3) o a scegliere tagli di ricarica di importi superiori. Oltre a ciò, la stessa Agcom ha statuito come gli operatori non siano stati per nulla trasparenti nel fornire agli utenti le dovute informazioni circa l’attivazione automatica di tale offerta. Infatti la modalità di attivazione, ma anche la denominazione della stessa non potevano minimamente garantire da parte degli utenti la consapevolezza di tale fenomeno.
Per queste ragioni, vista la palese violazione delle disposizioni legislative in termini di trasparenza dei prezzi e di non discriminazione tra le varie categorie di utenti, l’Autorità ha intimato agli operatori, a prescindere dal canale utilizzato dall’utenza per l’operazione di ricarica, a procedere ad adottare modalità di ricarica che non comportino necessariamente, per determinati tagli, la contestuale attivazione di pacchetti o opzioni tariffarie, così da rendere evitabile, per quegli stessi tagli, tale attivazione e superare al contempo la possibile confusione tra le operazioni di ricarica e l’acquisto di pacchetti o offerte commerciali.
Per ogni necessità restiamo a disposizione.
Dr. Mattia Zuccolo
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rubrica a cura di CONSUMATORI ATTIVI da IL PAîS gente della nostra terra_Gennaio 2020_edizione cartacea
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