Casarsa: per il Giorno del Ricordo presentazione dell’ultimo libro di Adriano Sofri
A Casarsa della Delizia in occasione del Giorno del Ricordo Adriano Sofri presenterà il suo ultimo libro storico “Il martire fascista” (Sellerio editore), legato a eventi avvenuti vicino a Gorizia nel 1930. L’appuntamento è per lunedì 10 febbraio alle 18.30 nella sala consiliare di Palazzo Burovich de Zmajevich e l’autore sarà intervistato da Angelo Masotti Cristofoli presidente dell’istituto provinciale per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea di Pordenone. La serata è organizzata da Pro Casarsa della Delizia, Forum Democratico, Città di Casarsa della Delizia e dallo stesso Istituto, con il sostegno del Comitato regionale Unpli e del Servizio civile universale.
“Ricorderemo i drammi e la sofferenze – hanno dichiarato Antonio Tesolin presidente della Pro Loco e Pierluigi Rosa presidente di Forum Democratico – che hanno caratterizzato il confine orientale nel periodo prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale: la presenza di un conoscitore di quel territorio come Adriano Sofri, che è nato a Trieste e l’inquadramento storico di Angelo Masotti Cristofoli ci permetteranno di avere un quadro completo delle vicende. Sarà una serata dove, senza ideologie da difendere, si racconteranno i fatti come sono avvenuti”.
“Il martire fascista” racconta di un maestro siciliano, Francesco Sottosanti, di solida fede fascista, che va a insegnare nella scuola di un paesino sloveno vicino a Gorizia, Vipacco, annesso all’Italia dopo la Grande guerra. Come raccontato nel libro, è uno dei molti convocati dal regime a realizzare l’italianizzazione forzata della popolazione locale. Una sera viene ucciso in un agguato per un incredibile scambio di persona. Adriano Sofri ha ricostruito questa cronaca a cui lo legano imprevisti fili personali (anche la madre, triestina, negli stessi anni era insegnante in zona), andando su e giù dai confini.
Il Giorno del ricordo è stato istituito nel 2004 dalla Repubblica Italiana al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.