Salute, aumentate le vaccinazioni in Carnia
Un aumento del 5.2% del tasso di vaccinazioni in Carnia rispetto all’anno precedente che rappresenta, in termini di variazione percentuale, il miglior incremento distrettuale della regione (media +2.2%).
E’ uno dei risultati delle attività sperimentali avviate in Carnia con le farmacie di comunità per rafforzare la rete sanitaria e avvicinare il Sistema sanitario regionale (Ssr) al cittadino, come reso noto oggi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia. Le iniziative hanno riguardato la distribuzione dei farmaci e di alimenti per specifici pazienti oncologici, il rafforzamento dell’adesione alla campagna vaccinale oltre al già avviato servizio di prenotazione Cup.
L’obiettivo della Regione è di estendere le iniziative anche alle oltre 400 farmacie o “punti salute” regionali diffusi sul territorio, così come indicati nella legge di riforma sanitaria, che possono contribuire a fornire servizi di prossimità assieme ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, oltre a distribuire farmaci e che sono considerati presidi promotori di salute in particolare per le persone anziane, fragili e a rischio .
Nello specifico, la progettualità sulla campagna antinfluenzale, avviata dal dipartimento di prevenzione con il servizio farmaceutico aziendale assieme a Federfarma e con 25 farmacie del territorio lo scorso ottobre, rientra nell’accordo siglato a settembre 2019 tra l’ex AAS3 e le farmacie aperte al pubblico dell’Alto Friuli per la promozione di servizi a favore della popolazione del territorio.
Grazie alla sperimentazione, il tasso di vaccinazioni è aumentato rispetto all’anno precedente del +5.2% risultando, in termini di variazione percentuale, il miglior incremento distrettuale della regione (media +2.2%).
La progettualità ha consentito per la prima volta al distretto della Carnia di raggiungere e superare il tasso di vaccinazione medio regionale negli over 65 (59,5% vs 59,3%).
Una crescita ancora più rilevante è stata registrata nella vaccinazione antinfluenzale dei soggetti a rischio (persone sotto i 65 anni con patologie clinicamente rilevanti o a contatto con pazienti fragili e critici).
Rispetto all’anno precedente i soggetti a rischio che hanno aderito alla vaccinazione sono stati oltre il 45% in più (dati provvisori).
Grazie all’accordo è stata avviata anche la distribuzione attraverso le farmacie, di integratori alimentari destinati a pazienti neoplastici/disfagici per consentire al sistema sanitario regionale di avvicinare le specifiche esigenze assistenziali di questa tipologia di pazienti.
La sperimentazione è partita solo su un distretto ma la Regione ne prevede l’estensione e l’aumento della distribuzione degli ausili.
ARC/LP/GG