Violenza di genere e comunicazione: si inaugura la mostra “GenerEazioni #iorispetto”
Si inaugura venerdì 14 febbraio alle 11 nell’Aula magna del polo universitario di Santa Chiara a Gorizia (via S. Chiara 1) la mostra dal titolo “Genereazioni #iorispetto”. L’iniziativa nasce dall’idea degli studenti e delle studentesse del Laboratorio di tecniche di organizzazione dei corsi di laurea in Relazioni Pubbliche e in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni dell’Università di Udine che hanno partecipato lo scorso novembre al progetto del Comune di Gradisca d’Isonzo “#iorispetto”.
La mostra, allestita al piano terra del Centro Polifunzionale di Gorizia, esporrà i prodotti di comunicazioni degli studenti del Laboratorio assieme alle opere dell’urban artist Mattia Campo Dall’Orto e alle locandine di alcune attività promosse dal Comune di Gradisca d’Isonzo. L’iniziativa, che si inaugura simbolicamente nel giorno di San Valentino, vuole porre l’accento sul rispetto che nasce dalle azioni di comunicazione come primo strumento di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza di genere.
L’inaugurazione sarà introdotta da Renata Kodilja, coordinatrice dei corsi di laurea in Relazioni pubbliche e in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni e si aprirà alle 11 con i saluti istituzionali della delegata dell’Ateneo di Udine per il Centro polifunzionale di Gorizia, Nicoletta Vasta, del prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello, della sindaca del Comune di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig, assieme all’assessora alle pari opportunità e politiche giovanili, Francesca Colombi.
Il programma della mattinata prevede inizialmente un approfondimento al tema della comunicazione integrata al servizio della gender equality tenuto da Valerio di Bussolo, dell’Università di Udine, e la presentazione delle campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere, in particolare sull’hate speech, “More love less hate” e “Rispettiamoci”, ideate dai gruppi di studenti e studentesse.
Seguirà l’intervento dell’urban artist Mattia Campo dall’Orto sulla creatività urbana per il rispetto di genere e la presentazione di “Fiera” la sua ultima opera realizzata per #iorispetto. Chiara Cristini, ricercatrice Ires Fvg, presenterà quindo Free to Choose, un gioco promosso dalla Commissione Europea come best practice per decostruire e superare gli stereotipi e i pregiudizi di genere e creare una società più inclusiva.
Il progetto “#iorispetto” rientra tra le attività promosse in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e, grazie alla sua valenza, ha ottenuto il Premio come migliore pratica in Senato della Repubblica. Nel 2019 è arrivato alla sesta edizione con 23 partner, tra cui il Comune di Romans d’Isonzo, Udi – Unione Donne Italiane e Sos Rosa, proponendo un calendario di diverse iniziative che hanno visto anche il coinvolgimento di studenti di ogni ordine e grado per promuovere la cultura del no hate speech e per educare al rispetto perché “di genere si muore se in genere non si educa”.
«Per un progetto che mantiene al centro di ogni azione l’obiettivo di educare, quella di un coinvolgimento diretto delle ragazze e dei ragazzi del corso di laurea è un’opportunità che merita continuità – afferma Francesca Colombi -. L’apporto fresco e autentico dei giovani talenti di Emanuela Arapi, Davide Bizzotto, Giorgia Garzitto, Layla Sacilotto, Arianna Semola, Lara Squizzato, Matil Tondello, Ivana Zaccaria, Beatrice Zuccolo ed Eleonora Zuccolo, ci dimostra quanto sia importante per una amministrazione poter considerare gli studenti una risorsa. Alla quale attingere ma anche alla quale dare visibilità e supporto. “#iorispetto” nasce dalla forza di una rete storica sul territorio. È mutato attingendo alle più svariate espressioni artistiche. Si è rafforzato affrontando con misura la tragedia di Migena. Continua a crescere in un percorso che ogni anno trova nuove energie. È un grande lavoro in cui l’amministrazione di Gradisca ha sempre creduto e continuerà a farlo».
«Per i nostri corsi di laurea – sottolinea Renata Kodilja – la partecipazione a questo progetto è molto importante in quanto significa concretizzare la missione di tipo educativo. È infatti fondamentale educare alla costruzione di relazioni corrette e di rispetto tra i generi coinvolgendo soprattutto le/i giovani delle scuole e facendo leva sulle nuove generazioni. È inoltre rilevante l’inclusione e la partecipazione attiva di ragazzi maschi negli incontri di lavoro e nei progetti di gruppo che sono anche destinatari principali delle campagne; il loro coinvolgimento diretto ha dato un contributo significativo per migliorare la condivisione dei valori dell’iniziativa».