Ambiente: lavori Cellina e Meduna, costante monitoraggio area Magredi
L’intervento di riqualificazione, avviato a seguito dei forti alluvionamenti nell’area dei torrenti Cellina e Meduna non sta alterando l’habitat naturale e faunistico della pianura dei Magredi. I lavori eseguiti dal Consorzio estrattori Pordenone (Ceip) e dal Consorzio Pordenonese Inerti (Cpi), che in questa fase consistono nel prelievo di circa 400.000 metri cubi di ghiaia, sono costantemente monitorati dall’Amministrazione regionale che vigila sul rispetto dei vincoli e delle prescrizioni imposte proprio per limitare l’impatto ambientale dei lavori. E’ quanto espresso oggi a Trieste dall’assessore regionale alla difesa dell’ambiente, il quale, nel corso dei lavori del Consiglio regionale, ha riferito di un controllo continuo su elementi morfologici e aspetti naturalistici del sito protetto, con un’attenzione particolare a fauna, flora e vegetazione dell’area. Dai rilevamenti effettuati sino ad ora non è emersa alcuna compromissione della zona, né sono stati rilevati impatti o elementi di disturbo per la fauna derivanti dai lavori, ma nelle more contrattuali e proprio a tutela dei Magredi, è stata contemplata l’eventualità di salvaguardare la vegetazione prelevandola, conservandola in altro luogo, per poi riposizionarla a lavori ultimati. Se danneggiate, le aree verdi saranno ripristinate dai Consorzi che sono impegnati nella riqualificazione dei torrenti. Iniziati nel 2018 e articolati in più fasi nell’arco di cinque anni, i lavori termineranno nel 2023.