Ospedali della Bassa Friulana, Udine intasato, mamme indirizzate a Latisana. Genitori del palmarino costretti a curare i figli a 40km
Martines: “Dirottano i pazienti verso Latisana per fare numeri”
“Vengo a sapere con immenso stupore e rammarico che sempre più spesso pazienti vengono dirottati verso l’Ospedale di Latisana, con l’obiettivo di aumentare i numeri di quel nosocomio, che di per sé non ha un ampio bacino, per giustificare scelte politiche fatte dalla Regione FVG per fini elettorali.
Ieri una mamma residente a Santa Maria La Longa mi scrive di come la figlia di cinque anni, affetta da polmonite, sia stata ricoverata a Latisana e non al più vicino e attrezzato Ospedale di Udine, con prevedibile disagio per i parenti costretti a percorrere il doppio della strada per accudirla. Alcune future mamme, residenti nel palmarino, mi raccontano che, anche volendo seguire il percorso nascita a Udine, vengano poi indirizzate verso Latisana a causa dell’intasamento dell’Ospedale del capoluogo.
Continuo a ricevere ogni giorno segnalazioni da semplici cittadini, indignati e delusi da scelte che nulla hanno di medico. Interventi chirurgici, non complessi, su pazienti del palmarino, vengono svolti a Latisana quando qui sono operative sei sale chirurgiche, attrezzate, moderne e sicure. Stesso discorso per le visite ginecologiche che non vengono più svolte a Palmanova. Primari che non si muovono dalla sede di Latisana e che quindi non operano nella struttura di Jalmicco”.
Parole del Sindaco di Palmanova Francesco Martines che intende portare alla luce alcuni fatti che dimostrano come la struttura ospedaliera della città stellata stia, nel corso degli ultimi mesi, perdendo tasselli importanti e servizi ai cittadini e di come questa svolgesse, con il Punto Nascita aperto, un utile supporto ai momenti di affanno dell’Ospedale di Udine.
Aggiunge il Sindaco: “Siamo ancora in attesa del Super Ospedale promesso a gran voce da Massimiliano Fedriga. E intanto il bando per il primario di Anestesia è fermo da mesi, il primario di oculistica è andato in pensione e ancora non si sa nulla di una sua sostituzione, l’orario del pronto soccorso pediatrico vede il suo orario ridursi di due ore al giorno, nella fascia oraria più importante per i neo genitori che lavorano, chiudendo alle 18 e non più alle 20.
I proclami su Facebook di Fedriga parlavano di un potenziamento della chirurgia mammaria, oculistica e protesica. I fatti smentiscono le sue parole, disegnando una situazione di estremo disagio per operatori medici e pazienti”.
Foto: immagine di archivio