Coronavirus: Regione, chieste misure straordinarie a Ministero Lavoro
L’estensione degli ammortizzatori sociali e, più in generale, misure straordinarie di sostegno per le imprese e i lavoratori del Friuli Venezia Giulia per contenere e arginare le ricadute del coronavirus. È questo, in estrema sintesi, quanto la Regione ha chiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con una nota ufficiale firmata dall’assessore al Lavoro, illustrata questa mattina in sede di Tavolo regionale di Concertazione. L’Amministrazione ha rivolto al Governo centrale anche un’ulteriore richiesta: allargare alle Regioni che applicano l’ordinanza sul coronavirus i tavoli convocati alla presenza di organizzazioni sindacali e parti sociali. La Regione ha voluto anche sottolineare le motivazioni di questa comunicazione: tenuto conto delle competenze normative e amministrative delle materie prese in esame, ogni singola norma può essere emanata solo dal governo centrale e tutte le azioni possono partire da Roma e dalle istituzioni nazionali. Non è possibile, infatti, prescindere dalla consapevolezza degli effettivi margini di intervento di ogni singolo soggetto istituzionale. Pertanto non si tratta solo di un problema di risorse che – ovviamente – deve essere posto, ma anche di strumenti concreti. Alla luce dell’eccezionalità della situazione che viene monitorata in tempo reale, la Regione ha inoltre evidenziato la necessità che ogni misura di sostegno alle imprese e ai lavoratori, anche tramite l’estensione dei vigenti ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro – in corso di definizione da parte del Governo -, trovi immediata applicazione anche nel Friuli Venezia Giulia. Attraverso un costante raccordo con le parti sociali, l’Amministrazione regionale ha già avuto modo di verificare, inoltre, le pesanti ricadute che l’emergenza in oggetto sta determinando sull’intero tessuto economico del Friuli Venezia Giulia, tali da richiedere interventi immediatamente attuativi di sostegno straordinario. La Regione rimane quindi a disposizione, in ossequio al principio di leale collaborazione fra le istituzioni della Repubblica, per ogni consultazione ritenuta utile al fine della pronta attuazione sul territorio regionale delle misure richieste per affrontare l’emergenza coronavirus.