Chiusura della mostra “Leonardo da Vinci e le Arti Nuove” con oltre 7.000 presenze
Nonostante la chiusura anticipata di sette giorni a causa dell’ordinanza anti coronavirus, la mostra “Leonardo da Vinci e le Arti Nuove” di Palmanova è riuscita a registrare un afflusso superiore alle previsioni della vigilia. Più di 7.000 persone (per la precisione 7.012) hanno voluto ammirare i venti modelli, riproduzioni dettagliate e filologicamente corrette delle macchine disegnate da Leonardo da Vinci: macchine volanti ed elevatori, macchine da guerra e strumenti innovativi di lavoro.
“Siamo davvero contenti del risultato, sia numerico che qualitativo. I molti complimenti giunti dai visitatori ci rendono orgogliosi del lavoro fatto. Un bilancio che ha dato ragione alla caparbietà del Comune che ha fortemente voluto giungere alla realizzazione di questo evento, anche grazie al sostegno finanziario della Regione FVG. Organizzare grandi mostre come questa è un’opportunità per tutta la città. Palmanova vive anche di cultura, di arte, di turismo e proponendo continui momenti di interesse, si conferma come polo attrattivo per tutto il territorio regionale”, commenta entusiasta il Sindaco Francesco Martines.
Un’esposizione durata tre mesi (dal 23 novembre 2019 fino al 23 febbraio 2020) affiancata anche da un laboratorio didattico #LeonardoLab500 realizzato con la collaborazione dell’Immaginario Scientifico di Trieste e proposto a tutte le scuole della regione. Di queste hanno risposto più di 30, richiedendo la realizzazione di 68 sessioni laboratoriali e coinvogendo un totale di 1.439 studenti.
“Le scuole hanno risposto con entusiasmo. Ogni mattinata utile ha visto impegnate le scolaresche nelle attività. Le richieste sono state molte, soprattutto nell’ultimo periodo, ma siamo riusciti, giocando d’incastro, a soddisfarle tutte. Affiancare all’attiva espositiva un laboratorio didattico, dove mettere in pratica i basilari principi di meccanica dell’ampio lavoro di Leonardo ingegnere, è stato un esperimento ben riuscito. L’idea di fondo è stata quella di accompagnare i ragazzi nella comprensione di un esito sperimentale, quello dei modelli in mostra, imparando direttamente dall’esperienza e confrontandosi nel piccolo gruppo. Si può tranquillamente dire che imparare facendo e divertendosi sono state le parole chiave del successo di #LeonardoLab500”, commenta la vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Palmanova Adriana Danielis.
Nello scenario della Polveriera Napoleonica di Contrada Garzoni, a partire dal 18 gennaio, per sei weekend, si sono anche alternati 15 studenti della classe 4LSCA del Liceo Scientifico Einstein di Cervignano (ISIS Bassa Friulana), che nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ex Alternanza Scuola-Lavoro) hanno offerto ai visitatori 36 ore di visite guidate gratuite, ogni sabato pomeriggio e domenica mattina. L’attività è stata realizzata su iniziativa dell’Assessorato alla cultura e grazie alla collaborazione dei docenti del Liceo.
Con queste mostra, a 500 anni dalla morte del genio vinciano, Palmanova ha voluto ricordare la figura del grande pensatore. I pezzi esposti sono giunti nella città stellata grazie alla collaborazione tra Comune di Palmanova e quello di Vinci, al Museo Leonardiano di Vinci e grazie alla direzione scientifica e organizzazione generale di Arte Mechanicae e con il sostegno di PromoTurismo FVG.
Per oltre tre mesi, i visitatori hanno potuto ammirare la “Grande Ala” con i suoi 5 metri di apertura e la “libellula meccanica”, la vite aerea e il paracadute. Ma ancheelevatore, gru, odometro, meccanismi di sospensione, carro armato, mitragliera, scala d’assalto, bastione e fortezze, sfera volante, vite aerea, grande ala, paracadute, libellula meccanica, aliante, ala ancorata a terra. Direttamente dal Museo leonardiano di Vinci e dal lavoro del gruppo di ricerca Artes Mechanicae, i modelli e il ricco apparato didattico hanno accompagnato il visitatore in un percorso dedicato al multiforme lavoro di Leonardo e gli esiti più fecondi della sua prolifica attività tecnico-scientifica. L’esposizione è stata anche arricchita da una copia originale del trattato Delle Fortificazioni di Buonaiuto Lorini, ingegnere militare e artefice della costruzione di Palmanova.