Scomparso Umberto Perissutti l’ultimo dei primi “Lupi” di Cave del Predil
Pubblicato il 1 Marzo 2020
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Con la scomparsa di Umberto Perissutti, mancato il 29 febbraio all’età di 91 anni, scompare l’ultimo dei “Lupi” di Cave del Predil, il primo nucleo di soccorritori alpini del Friuli Venezia Giulia. Assieme al fratello Arnaldo a Lorenzo Bulfon, Umberto e Gino Cobai, Mirko Kravania e al grande Ignazio Piussi faceva parte del gruppo di appassionati rocciatori che lavoravano a vario titolo nelle miniere di Cave del Predil per poi ritrovarsi nel tempo libero a salire sulle montagne di casa. Quei sette uomini furono la prima squadra per i salvataggi in montagna, operativa a partire dal 1948 -1949 soprattutto nel portare soccorso a coloro che tentavano di espatriare clandestinamente dalla ex Jugoslavia.
Si muovevano a piedi per raggiungere chi era in difficoltà tra le rocce in alta quota e spesso gli interventi duravano parecchi giorni con grande sfinimento per i soccorritori stessi. Pochi chiodi da roccia, corde di canapa, una barella americana composta da telo e aste portanti erano i pochi ausili in dotazione: per il resto tanto coraggio, passione, abnegazione e spirito di squadra. Si identificavano con un maglione nero, che riportava sul braccio uno stemma con un lupo.
Assieme a Perissutti se ne va la storia dei primordi del Soccorso Alpino nella nostra regione. Assieme a lui, nello stesso giorno, se ne è andato anche Antonio Cortellazzo (87 anni) anche lui per tanti anni soccorritore alpino nella storica stazione di Cave del Predil.
Domani, lunedì 2 marzo, doppie esequie a Cave del Predil alle 9 e alle 15.
Nell’immagine di gruppo i Lupi di Cave del Predil: Perissutti è il secondo in piedi da destra con la camicia bianca
Immagine anterima con i due alpinisti Umberto Perissutti (a destra), accanto a Bruno Giacomuzzi