“La Regione proponga la candidatura del Tagliamento a patrimonio mondiale dell’Unesco”
«Il Tagliamento è un fiume straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, l’ultimo corridoio fluviale intatto delle Alpi, oggetto di numerosi studi da parte della comunità scientifica internazionale sulla base dei quali sono stati avviati progetti di rinaturalizzazione di fiumi europei ormai compromessi. Un ambiente unico, dal valore universale, al quale va riconosciuta la massima tutela. Per questo, la Regione si impegni per proporne la candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco». È la richiesta che i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, hanno formulato in una mozione che ha già raccolto un’ampia condivisione ed è stata sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione.
La mozione impegna la Giunta regionale a porre in essere tutte le azioni volte alla maggior tutela possibile del fiume dalle sorgenti alla foce, al fine di tutelarne la naturalità, e ad attivarsi subito per avviare un tavolo di lavoro con tutte le realtà locali e i portatori di interesse legati alla realtà del fiume Tagliamento per la costituzione di un gruppo di lavoro che possa confrontarsi prima possibile con il Ministero all’ambiente al fine di presentare il progetto di candidatura Unesco – patrimonio dell’umanità intitolato “Tagliamento, il re dei fiumi alpini”. Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia sollecita infine la Giunta a garantire il proprio impegno, anche in termini finanziari, per arrivare in tempi brevi all’iscrizione nella Tentative list dei beni Unesco, passaggio preliminare dell’iter di candidatura.
«Auspichiamo la più ampia condivisione possibile del processo di riconoscimento del fiume Tagliamento quale patrimonio dell’umanità – affermano Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, visto anche il recentissimo impegno della Regione a tutelare la risorsa idrica, definita, nella risoluzione finalizzata a rendere più efficace il processo di partecipazione della Regione Friuli-Venezia Giulia alle politiche dell’Unione Europea, “strategica per il prossimo futuro, bene prezioso ora più che mai da tutelare in un’ottica di sostenibilità dell’azione umana sul territorio” laddove il Tagliamento, ultimo grande fiume dell’Europa centrale, non può che avere un ruolo di primo piano».
Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia continua così a mantenere alta l’attenzione sul fiume più importante del Friuli-Venezia Giulia, un ecosistema estremamente prezioso che era già stato oggetto di una mozione (bocciata dalla maggioranza regionale) con la quale si chiedeva alla Giunta Fedriga di assicurare una salvaguardia maggiore al Tagliamento, dalle sorgenti alla foce, e di realizzare una nuova ZSC-Zona Speciale di Conservazione derivante dalla fusione delle due ZSC attuali, individuate come “Greto del Tagliamento” e “Valle del Medio Tagliamento”, creando un’area più ampia di tutela che includesse anche l’alveo del fiume compreso tra il ponte di Cimano e quello di Pinzano, zona di particolare ricchezza naturalistica.
«Dall’impegno per la massima tutela del Tagliamento passa anche l’idea di un nuovo modello di sviluppo, basato sui principi della sostenibilità sociale e ambientale – sostiene il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –. Il riconoscimento Unesco del fiume Tagliamento consentirebbe un incremento importante anche del potenziale turistico del sito, proiettandolo ancor di più su circuiti turistici internazionali e diventando potenzialmente un traino per un turismo slow, di qualità con ricadute su tutto il turismo regionale e di promozione territoriale».