Agroalimentare: Zannier, esemplare filiera di orzo e malto in Fvg
“Una festa che esprime le potenzialità di un sistema di filiera che i produttori di orzo e malto hanno saputo creare nella pianura friulana, dalle colline moreniche alla riviera, per dare un significato nuovo alla cerealicoltura, non più esclusivamente massiva, ma orientata anche alle lavorazioni di qualità che possono essere destinate a realtà di trasformazione presenti sul territorio regionale”.
Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, intervenendo, nella campagna di Palazzolo dello Stella, all’annuale Festa della trebbiatura dell’orzo da birra, svoltasi in concomitanza con la raccolta delle ultime spighe del cereale.”E’ stato un momento di valorizzazione – ha detto Zannier – di un percorso improntato su un modello di filiera completa auspicato e sostenuto dalla Regione, volto a consentire di riversare i benefici delle attività rurali, di qualsivoglia settore, sul territorio, favorendo strutture di trasformazione locali”.
“Strutture – ha aggiunto – che come in questo caso esistono nell’area rivierasca, a San Giorgio di Nogaro, ma che potrebbero essere create anche a vantaggio di altri comparti dell’agricoltura e dell’agroalimentare”.
Unire obiettivi e sforzi del mondo rurale e di quello agroalimentare ed enogastronomico, che in questo periodo a causa degli effetti della pandemia stanno soffrendo economicamente più di altri, come ha rilevato Zannier significa aiutare le aziende e le imprese, favorire nuovi investimenti nonchè rivitalizzare il territorio sul quale le ricadute sarebbero evidenti.
Ciò avviene anche per l’economia delle aziende coinvolte nel progetto dell’Associazione produttori di orzo e malto (Asprom), lanciata e presieduta da Alido Gigante, che – a seguito del cammino intrapreso – stanno rivivendo una nuova fase di ripresa.
“Un altro risultato importante – ha aggiunto l’assessore – è quello che gli agricoltori, attraverso la produzione dell’orzo e del malto locali, riescono a spuntare una remunerazione migliore rispetto alle medie del mercato, potendo contare sulla qualità del prodotto”.
Nel contempo, ha concluso Zannier – “questa filiera consente ai consumatori di vedere certificata la materia prima con la quale, in questo caso, viene realizzata la birra, e di degustare un prodotto che proviene dal territorio: un valore aggiunto che ancor più in questo periodo ha un significato importante a vantaggio della economia locale, ma anche per chi sceglie di consumare prodotti del posto”.
Asprom, ha spiegato Gigante, dopo l’intervento del sindaco, Franco D’Attilia, presenti i consiglieri regionali, Alberto Budai e Mauro Bordin, è una rete contratto nata nel 2013, che raggruppa produttori (180 aziende agricole con 920 ha coltivati), trasformatori, commercializzatori di cereali da malto, destinati a realizzare birra, caffè, farine, e altri prodotti agroalimentari.
ARC/CM/al