Con la chiusura del punto nascita di Palmanova persi 300 parti all’anno
Il punto nascita di Latisana ha raggiunto 500 parti a pochi giorni alla conclusione del prima anno di apertura
Il sindaco di Palmanova Martines: “Operatori di Latisana costretti a lavorare con l’ansia dei numeri per non chiudere”
“I toni trionfalistici usati per festeggiare il raggiungimento dei 500 parti a pochi giorni alla conclusione del primo anno di apertura del Punto nascita di Latisana, appaiono fuori luogo. I conti si facciano a fine anno solare, perché solo su questi dati si basa il Ministero della Salute per prendere le sue decisioni.
Ci si rallegra di aver perso 300 parti all’anno, dai 500 di Latisana ai quasi 800 che stabilmente Palmanova assicurava. Si brinda pur vedendo gli operatori sanitari arrancare nel loro quotidiano lavoro, per raggiungere numeri che permettano di giustificare l’apertura di un punto nascita che sennò sarebbe costretto alla chiusura. Si gioisce di un’infausta scelta regionale operata solo per soddisfare appetiti politici di parte”.
Francesco Martines, Sindaco di Palmanova, continua infatti a ribadire le sue ragioni, a quasi un anno dalla repentina chiusura del Punto Nascita di Palmanova e la riapertura di quello di Latisana.
“Delle 500 mamme che hanno partorito a Latisana, una buona parte ha iniziato a Palmanova il suo percorso e giocoforza sono state costrette a concluderlo con gli stessi operatori sanitari poi trasferitisi a Latisana. Un effetto trascinamento che nei prossimi mesi e anni non sarà più presente, mostrando i veri numeri.
I dati presentati oggi confermano solo la scelta infausta operata dalla politica regionale che ha condannato gli operatori del nosocomio di Latisana a lavorare con l’ansia dei numeri, con la preoccupazione di raggiungere il risultato dei 500 parti, pena la chiusura del proprio luogo di lavoro. In che clima può operare il personale sanitario obbligato a mantenere sempre l’attenzione sul pallottoliere per verificare il raggiungimento del numero di sicurezza, consci del pericolo chiusura? Non a caso diversi ginecologi e infermieri hanno abbandonato quell’ospedale per lavorare in strutture private”.
Analizzando i dati delle proiezioni sull’anno dei nati a Latisana, Martines aggiunge: “Considerando i primi cinque mesi del 2020, la proiezione era di circa 460 parti all’anno, lontani dalla soglia di sicurezza obbligatoria che per legge è di 500 nati. Nel mese di giugno, un’impennata senza apparente giustificazione, in un generale contesto di calo di nascite, su cui sarebbe interessante approfondire la provenienza e capirne i motivi. Su sollecitazione di alcuni cittadini, stiamo già verificando le modalità di attrazione di questo Punto nascita.
Allo stesso modo sarebbe utile capire se ci siano state variazioni nei parametri considerati dal Ministero della Salute quali indice di sicurezza, come, ad esempio, la percentuale di parti cesarei. Il Punto Nascita di Palmanova, prima della chiusura, poteva vantare parametri eccezionali che lo hanno portato in vetta alle classifiche nazionali in tema di sicurezza”.