Arrestato a Udine un pakistano per false attestazione: ad ogni controllo forniva una diversa identità
Nella nottata odierna personale della Polizia di Stato in forza alla Squadra Volanti della Questura udinese ha tratto in arresto un cittadino pakistano 24enne per false attestazioni a pubblico ufficiale.
Poco prima delle ore 02.00 gli agenti controllavano un’autovettura ed i suoi occupanti, tre cittadini pakistani, in transito in via Moretti a Udine.
Uno di loro, 24enne senza fissa dimora in Italia, forniva generalità già dichiarate durante un controllo in primavera, quando veniva sanzionato per inosservanza delle norme emanate per contenere la diffusione del covid-19.
Ad un attento controllo dei poliziotti, attraverso la consultazione delle banche dati ed i terminali, emergeva che la stessa persona era stata espulsa in quanto irregolare dal Prefetto di Milano, con conseguente ordine del Questore di Milano ad abbandonare il territorio nazionale, l’1 gennaio 2020, ma fornendo altre generalità!
Gli agenti si accorgevano inoltre che lo straniero portava al seguito un passaporto rilasciato dalle Autorità pakistane con i suoi veri dati, ancora una volta diversi!! Stante la gravità del fatto, visto che l’uomo continuava a commettere illeciti eludendo deferimenti e sanzioni fornendo sempre nuove generalità, i poliziotti l’hanno tratto in arresto per il reato di false attestazioni e deferito per inottemperanza all’ordine del Questore.
Nel pomeriggio di ieri, giovedi 30 luglio, invece, gli operatori di un’altra Volante sono intervenuti in un supermercato cittadino a seguito della segnalazione di un’aggressione di un uomo a danno di due donne. Queste erano state senza apparente motivo insultate dall’uomo, che non conoscevano: al termine della lite lo stesso spingeva a terra una e colpiva con uno schiaffo l’altra, cagionandole un’escoriazione refertata con 5 giorni di prognosi. I poliziotti, ricostruito quanto accaduto bloccavano l’uomo ancora nei paraggi, un cittadino italiano residente in altra regione, e lo portavano in Questura per gli accertamenti di rito, al termine dei quali lo deferivano all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni e per il porto di oggetti atti ad offendere, visto che portava al seguito un grosso coltello da cucina, sequestratogli.