Moretuzzo: «Viviamo tempi bui».Ferma condanna del blitz di CasaPound in Consiglio regionale
E delle dichiarazioni del consigliere Calligaris
Parla di «tempi bui» il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, in relazione ai fatti accaduti oggi a Trieste in seguito all’irruzione di un gruppo di militanti di CasaPound nella sede del Consiglio regionale dove l’assessore alla Sicurezza stava illustrando alla VI Commissione consiliare il programma per l’immigrazione 2020. Moretuzzo ha lasciato l’aula in segno di protesta, biasimando sia il gesto, gravissimo, degli occupanti di estrema destra e le loro «dichiarazioni farneticanti», sia le «inascoltabili parole del consigliere Calligaris, che ai migranti, ha detto, sparerebbe tranquillamente. Questo, assieme alle dichiarazioni aberranti del responsabile della Protezione civile di Grado che promette “squadroni della morte” per sedare la rivolta all’ex caserma Cavarzerani di Udine – commenta Moretuzzo –, ci dà la misura del clima che stiamo vivendo, della responsabilità politica di quello che sta succedendo e di quello che potrebbe succedere. Si possono avere visioni diverse sulle politiche di gestione dei fenomeni migratori, sul senso dell’accoglienza, sui confini. Si tratta di temi complessi e di portata epocale, che non hanno risposte semplici. Ma è inaccettabile che chi rappresenta le istituzioni scada a questo livello».
Il fenomeno dell’immigrazione «va gestito con responsabilità e senso della realtà – commenta infine il capogruppo del Patto per l’Autonomia, entrando nel merito del piano regionale –. L’anno scorso Roberti aveva stanziato 350 mila euro per i rimpatri degli immigrati – pura propaganda, vista l’inapplicabilità della misura –, quest’anno non ce n’è traccia. Si metta in campo una strategia operativa seria, concreta. Non si governa a colpi di slogan».