Dodici giovani soccorritori verso l’alta formazione
Dodici giovani soccorritori del Soccorso Alpino regionale hanno affrontato nel weekend tra il 18 e il 20 settembre un intenso corso di formazione per guadagnarsi la qualifica di TeSA ovvero Tecnico di Soccorso Alpino. Una figura a cui sono demandate importanti mansioni di responsabilità all’interno del corpo, quale ad esempio la messa in atto di manovre tecniche nelle operazioni di soccorso in parete.
I dodici operatori, appartenenti alle stazioni di Cave del Predil (2),Forni Avoltri (2), Maniago (1), Moggio (2), Pordenone (1), Udine (4) andranno a formare un consistente ricambio generazionale, anche in prospettiva, in ambiti tecnici specializzati come quello degli istruttori regionali o i tecnici di elisoccorso, figure per le quali è richiesto un lungo iter di formazione. Il corso è stato condotto con la supervisione e il coordinamento di due istruttori nazionali del Soccorso Alpino, affiancati da altrettanti istruttori regionali del Friuli Venezia Giulia. Venerdì 18 settembre sono state effettuate delle simulazioni di soccorso con l’impiego della barella portantina nei boschi sopra Paluzza, utilizzando varie tecniche sia di calata che di recupero della stessa.
Sabato 19 la formazione si è svolta nella zona di Casera Pramosio su parete verticale, affrontando tutti gli aspetti tecnici di calata e recupero su pareti rocciose, sia della barella, in assetto orizzontale, che dei soccorritori – a grappolo, ovvero con più di due persone alla volta.
Queste ultime tecniche sono poi state ripetute e messe in atto domenica 20, con la discesa dell’imponente parete sud (600 m) del Gamspitz, imponente pala rocciosa dominante l’abitato di Timau, e con la collaborazione dell’elicottero della Protezione Civile, che ha provveduto a portare in quota tutti i tecnici prima della discesa lungo la parete stessa.
Foto: alcuni scatti dell’esercitazione