Udine, in viale Venezia sono vietate le rotonde, secondo la classificazione delle vie
Lo dice l’indagine del Comitato “Salviamo viale Venezia”
Non è consentito realizzare rotonde su strade che incrociano vie comunali
Il Comune deve sospendere immediatamente i lavori della nuova rotonda in viale Venezia per non incorrere in danni penali, già oggetto di esposti, e nuovi danni erariali. Il motivo è semplice, a seguito di una scrupolosa attività di indagine: stando alla classificazione delle strade stilata dal Comune di Udine, via Ternova è classificata come “strada comunale”, categoria F, quindi, da decreto ministeriale del 19 aprile 2006 – quello che, per intenderci, riguarda le rotatorie – in un incrocio costituito da strada interquartiere (categoria D), come è classificata viale Venezia dal Comune, e una strada comunale di categoria F non è ammessa la realizzazione di nessuna rotatoria. Il Comitato “Salviamo viale Venezia” si chiede come sia stato possibile che il Comune abbia iniziato i lavori smentendo se stesso e violando addirittura il decreto ministeriale.
Il progetto, pertanto, deve essere immediatamente bloccato. Si darà opportuna comunicazione anche alla Procura. Il Comitato sta verificando, ai sensi del decreto ministeriale, il fatto che l’immissione da un luogo privato alla strada ad uso pubblico non possa essere fatta, ai sensi del paragrafo 7 pagina 34. Inoltre, come se non bastasse, nel progetto si sono dimenticati persino di prevedere ingressi e uscite dei mezzi di soccorso per il Policlinico “Città di Udine”. Evidentemente – commenta la portavoce Irene Giurovich – “vale di più il diritto al commercio di un privato rispetto a quello che dovrebbe essere il prevalente diritto alla salute con eventuale problematiche per i pazienti che, nell’attesa di trovare il varco, possono anche morire”.