Si danno appuntamento per festeggiare il passaggio a “zona gialla”, 16enne finisce all’ospedale in coma etilico
Il Questore sospende per 25 giorni l’attività del “Bar alla Posta” a Pordenone
Nella mattinata odierna di venerdì 11 dicembre, Ufficio Polizia Amministrativa di Sicurezza e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Squadra Volante della Questura di Pordenone hanno eseguito il provvedimento di sospensione ex art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio, per 25 giorni nei confronti dell’esercizio pubblico “Bar alla Posta”, sito in Pordenone, piazza XX Settembre.
Il provvedimento è stato disposto a seguito del grave episodio verificatosi nel tardo pomeriggio di domenica 6 dicembre. Infatti, verso le ore 19 nella centralissima via Mazzini un ragazzo di 16 anni stramazzava a terra perdendo i sensi ed un suo amico anch’egli 16enne chiedeva aiuto ai passanti intenti a fare la passeggiata domenicale.
Proprio in quel momento transitava per via Mazzini un dottoressa insieme alla mamma ed alle invocazioni di aiuto soccorreva il ragazzino riscontrando, come avesse perso i sensi a seguito di un coma etilico.
Convergeva immediatamente sul posto una autoambulanza che provvedeva a prestare le prime cure, trasportando il giovane al pronto soccorso del locale Ospedale Civile.
Qui al ragazzo 16enne veniva riscontrata una “esotossicosi acuta da assunzione di superalcolici”, venendo trattenuto in osservazione presso il nosocomio fino al giorno successivo.
Al fine di contestualizzare l’accaduto si attivavano gli agenti dell’Ufficio Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura di Pordenone, i quali riscontravano quanto accaduto nella giornata di domenica 6 dicembre, individuando un gruppo di cinque ragazzini tutti 16enni che venivano, quindi, assunti a sommarie informazioni testimoniali alla presenza dei genitori.
Si riscontrava così come i cinque coetanei, per festeggiare il passaggio della Regione Friuli Venezia Giulia dalla “zona arancione” alla “zona gialla” si erano dati appuntamento in città a Pordenone, dopo aver pranzato, alle ore 16 si recavano al Bar Alla Posta sito in questa piazza XX Settembre.
Qui attendevano alcuni minuti all’esterno ed una volta nel locale, benché fossero in cinque venivano fatti accomodare attorno a uno stesso tavolo in violazione alle disposizioni in materia di covid, trattenendosi al bar per un paio d’ore fino alle ore 18.
I cinque ragazzini ordinavano un primo giro di alcolici serviti al tavolo e successivamente veniva ordinata e quindi servita una bottiglia di gin da un litro con gradazione alcolica al 40% e alcune bottigliette di acqua tonica, il tutto portato al tavolo in un cestello di ghiaccio abbellito da stelline scintillanti.
Dopo aver consumato la bottiglia di gin da un litro i cinque ragazzi verso le ore 18 uscivano dal locale salutandosi, incamminandosi due di loro, in via via Mazzini al fine di raggiungere la stazione ferroviaria per far rientro a casa.
Qui il malore del ragazzo che si accasciava a terra privo di sensi per il coma etilico con l’amico che chiedeva aiuto ai passanti.
Dai rapidi e approfonditi accertamenti il personale della Questura accertava come, già a far data dalla scorsa primavera – estate gli stessi ragazzi si fossero recati al Bar Alla Posta con altri coetanei minorenni, ordinando alcolici e superalcolici, puntualmente serviti al tavolo senza che mai, né il titolare né i camerieri si accertassero della minore età degli avventori, sicuramente non confondibili per maggiorenni.
Sussistendone quindi i presupposti normativi previsti dall’art. 100 del T.U.L.P.S., nella odierna mattinata è stato eseguito il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 25 disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio.
Al riguardo, si rappresenta come proprio domenica 6 dicembre 2020, primo giorno di “fascia gialla”, a Pordenone si era verificato un altro grave episodio per la sicurezza e la salute pubblica di persone appartenenti a fasce vulnerabili quali minorenni, allorquando verso le ore 1 di notte pervenivano alla sala operativa della Questura segnalazioni da parte di cittadini in ordine ad un appartamento dal quale provenivano musica e schiamazzi.
Gli agenti intervenuti si trovavano innanzi ad una vera e propria festa danzante con 9 sedicenni intenti a consumate superalcolici e con sacchi a pelo al seguito così da essere pronti per il mattino a recarsi nei vari bar del centro a festeggiare la fine delle limitazioni per il passaggio alla “fascia gialla”.
Nell’estate di un anno fa, sempre nella provincia di Pordenone una ragazza 16enne finiva in coma etilico a seguito della somministrazione di superalcolici da parte di un pubblico esercizio nei confronti del quale veniva applicata al sospensione ex art. 100 T.U.L.P.S. per 45 giorni.
Al gestore del Bar alla Posta è stata, altresì, comminata la sanzione della pena pecuniaria di 400 euro, prevista dall’art. 4 del D.L. 25 marzo 2020 n. 19 con sospensione dell’attività per 5 giorni per violazione della normativa anticovid e sanzionato per aver venduto e somministrato a minori gli anni 18 bevande alcoliche e superalcolici in violazione dell’articolo 14 ter della Legge 48/2017, che prevede in caso di recidiva la sospensione dell’attività per tre mesi.