Figli a casa, estendere i congedi a chi lavora in smart working
«Congedi parentali e misure come il bonus babysitter vanno estesi anche a chi opera in modalità di lavoro agile, in caso di ricorso alla didattica a distanza per i figli». A dichiararlo è la responsabile pari opportunità della Cgil regionale Rossana Giacaz, che denuncia le crescenti difficoltà di molti lavoratori in smart working, e in particolare lavoratrici, che si vedono negato l’accesso ai congedi. «Il semplice fatto “fisico” di lavorare da casa – spiega Giacaz – non basta a garantire la necessaria assistenza ai minori. Si rischia inoltre che passi una concezione distorta del lavoro agile, che non è uno strumento di conciliazione con i carichi familiari, specie se utilizzato come strumento di organizzazione del lavoro durante un’emergenza sanitaria come quella attuale». Da qui la richiesta, avanzata alla Regione e ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia, di farsi parte attiva nei confronti del Governo per l’estensione dei congedi agli smart worker.