Salvo il capriolo investito in A4
Verso le ore 23.10 di martedì 27 aprile, giungeva una chiamata alla Centrale Operativa Autostradale di Udine, con la quale veniva richiesto l’intervento di una pattuglia per l’investimento di un animale selvatico in autostrada A4 sullo svincolo d’uscita del Casello di Latisana in località Ronchis (UD).
Immediatamente veniva inviata la pattuglia autostradale di Palmanova, che in pochi minuti raggiungeva il luogo del sinistro.
Appena giunti sul posto, trovavano un’auto medica ed all’esterno gli operatori che cercavano di tranquillizzare l’animale, poi rivelatosi un capriolo di circa due anni, colpito comunque con violenza e per questo dolorante e spaventato.
Vista la stazza e le condizioni dell’animale e la necessità di ausilio da parte dei medici per gestire le prime cure all’animale, immediatamente i poliziotti della Stradale intervenivano per aiutare il personale sanitario nella gestione del “primo soccorso” del capriolo.
L’intervento congiunto del personale medico e del personale di Polizia, consentiva la immediata assistenza dell’animale che veniva messo in sicurezza con una coperta termica in attesa del veterinario di turno, prontamente chiamato dal personale sanitario in transito.
Dalla ricostruzione tecnica dell’incidente infatti è emerso che era stato proprio il veicolo del personale sanitario a collidere con l’animale, il quale era sbucato improvvisamente dal lato sinistro della carreggiata.
Grazie al comportamento prudente del conducente, che tenendo una velocità adeguata al limite imposto e alle condizioni di visibilità era riuscito a sterzare in tempo, si è evitato lo scontro frontale e il salvataggio del piccolo capriolo.
Raramente infatti capita lungo l’arteria autostradale che gli animali investiti sopravvivano all’urto e, in questo caso, sia grazie alla corretta condotta di guida del medico sia alle celeri cure prestate dagli operatori, la vicenda ha avuto un esito positivo.
Sul posto è poi intervenuto il personale veterinario dell’ASUFC di Palmanova che verificava lo stato dell’animale e, vista la situazione, faceva intervenire il personale del Recupero Fauna Selvatica della Regione FVG, che lo prendeva in carico per le necessarie cure al fine di rimetterlo successivamente in libertà.