Mondo dello spettacolo e violenza di genere. Quali alternative?
Mondo dello spettacolo e violenza di genere. Quali alternative?
Approfondimenti sul linguaggio sessista nel mondo dello spettacolo insieme ad un percorso di narrazione musicale dal cantautorato alla trap.
L’Assessorato alle Pari Opportunità del comune di Azzano Decimo aveva organizzato, per la serata del 7 marzo 2020, l’evento multidisciplinare al teatro M. Mascherini. A causa della pandemia, purtroppo, l’evento era stato annullato.
Martedì 15 giugno alle ore 18 l’evento sarà in onda sulla pagina Facebook di Azzano eventi. Questo evento, che rientra tra le azioni del Protocollo dei Comuni del pordenonese per la parità di genere, ha l’obiettivo di affrontare le tematiche del linguaggio sessista e della violenza di genere all’interno delle rappresentazioni musicali e di spettacolo che maggiormente sono in grado di catturare l’attenzione del pubblico italiano, in particolare quello dei giovani.
Il progetto, ideato dal cantautore Pablo Perissinotto, condiviso con il rapper Dj Tubet e immediatamente è stato accolto dall’assessora alle Pari Opportunità Roberta De Simone che ne ha colto l’immediata portata innovativa.
In apertura di sipario, un breve focus di approfondimento sulla tematica del sessismo dal punto di vista linguistico, psicologico e sociale grazie agli interventi della docente di linguistica Giuliana Giusti e dello psichiatra e socio dell’Associazione In Prima Persona-uomini contro la violenza sulle donne, Carlo Rizzo.
Successivamente la serata entrerà nel vivo della questione artistica dove sarà possibile assistere alle performance musicali di Pablo Perissinotto e Dj Tubet.
L’intento dell’intera iniziativa è quello di iniziare a scardinare il linguaggio sessista e dare alternative al messaggio maschilista che spesso è presente nella musica ascoltata dai giovani.
“E’ necessario promuovere una valida alternativa ai messaggi sessisti e violenti che in tutti gli ambiti, ma in particolare nel mondo dello spettacolo, creano spesso più curiosità e interesse che indignazione. “Cambiare passo” nella direzione del rispetto, considerando che questo passa anche attraverso l’uso corretto delle parole – afferma l’assessora Roberta De Simone.