Agricoltura: nonostante la pandemia l’agroalimentare in Fvg è in attivo
Udine, 14 luglio – I dati congiunturali del mondo rurale per il 2020, raffrontati con il 2019, basati sulle rilevazioni Istat, sono divenuti il ‘Rapporto 2020 sulla congiuntura del settore agricolo in Friuli Venezia Giulia’ e su ‘Il settore vitivinicolo in FVG: storico dati dal 2012 al 2020 e indagine sul 2020’, elaborati dal Servizio statistica agraria e coordinamento delle attività nello sviluppo rurale di Ersa Fvg sulla base dei dati Istat.
La presentazione dei risultati ha dato modo all’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Stefano Zannier, intervenuto al termine dell’evento svoltosi in parte in presenza a Udine nell’Auditorium della Regione e in parte on line, di evidenziare alcuni dati significativi emersi dall’analisi del mondo agricolo del Friuli Venezia Giulia.
Zannier, dopo avere apprezzato il fatto che nonostante le difficoltà del periodo della pandemia è stato possibile raccogliere le notizie essenziali per redigere i due documenti di sintesi, si è soffermato su una prima considerazione: la superficie agricola utilizzata (Sau) del Friuli Venezia Giulia, che assicura la principale fonte di redditività per le aziende, è quella destinata alla viticoltura. Settore dal quale l’agricoltura ha ricavato nel 2020 un valore della produzione di 200 milioni di euro, per un settore in tenuta grazie alle esportazioni.
Un dato che deve far riflettere il mondo della produzione agricola perché, come ha evidenziato l’assessore, al secondo posto per valore della produzione è ancora il mais, con ben 91 milioni di euro.
Ma per quanto tempo, questo dato, continuerà a dare respiro all’economia del mondo rurale? Se lo è chiesto l’assessore, invitando gli agricoltori a riflettere sul fatto che la tenuta della maiscoltura è probabilmente frutto delle particolari dinamiche economiche del periodo post-pandemico, ma non può rappresentare – ha precisato Zannier – un elemento di tenuta capace di garantire nel medio e lungo periodo la redditività necessaria alle aziende agricole.
L’altro dato significativo messo in luce da Zannier dopo aver ascoltato l’illustrazione dei due rapporti si ritrova nella constatazione che la superficie destinata alle uve da vino della Sau è di tre volte superiore alla media nazionale.
Ciò conferma la vocazione per le produzioni enologiche di qualità e di eccellenza del vigneto regionale, dimostra l’elevata redditività del settore che assicura la sostenibilità delle aziende, ma deve nel contempo indurre la gran parte del mondo rurale a pensare alla riconversione verso colture di qualità che possano giustificare la sostenibilità aziendale ed essere adeguata fonte di reddito.
Per consentire al mondo rurale del Friuli Venezia Giulia di rimanere sui mercati con le produzioni di qualità, la Regione – ha ricordato Zannier – ha stanziato nell’Assestamento di bilancio somme cospicue per la promozione delle Dop, in particolare quella del Montasio, e per la viticoltura di pregio che contraddistingue le nostre produzioni.
ARC/CM