Accademia nautica dell’Adriatico: occhi puntati su navalmeccanica e cyber security
Per direttore Zvech “i corsi rispondono a necessità del cluster marittimo”
83 per cento: una cifra questa che racchiude l’importanza degli Its, scuole di alta formazione tecnica post diploma secondario, da non confondersi grossolanamente con la scuola superiore di secondo grado, nel sistema lavoro del Paese in quanto rappresenta la percentuale di occupati, altissima, successivamente al percorso di studi.
A Trieste ha sede l’Accademia nautica dell’Adriatico, uno tra gli Its più performanti del Paese, che grazie al ritorno del capoluogo giuliano nel novero della portualità che conta a livello internazionale, trova terreno fertile per crescere e moltiplicare collaborazioni con importanti attori del mondo del cluster portuale, ma che ha sua volta mette a disposizione di chi vede nell’istituzione accademica una fonte di professionalità da cui attingere a piene mani. Un Its, quello dell’Accademia, che è situato in una Regione, il Friuli Venezia Giulia, che di per se è una sorta di enorme piattaforma logistica dotata di infrastrutture moderne e intermodali atte per favorire le movimentazioni su gomma, ferro e mare. Il tutto in maniera il più possibile sostenibile.
Con i suoi sei anni di attività l’Accademia nautica dell’Adriatico è riuscita a coniugare esperienza e innovazione, grazie ai numerosi accordi di partenariato stipulati, mettendola nelle condizione di presentare un’offerta formativa di prim’ordine: si va dal corso per allievi ufficiali di coperta e di macchina, che si tiene a Trieste, che prevede per ogni studente un periodo di 12 mesi a bordo di navi, a quello legato alla logistica, presso le sedi di Trieste, dove il corso è legato maggiormente agli aspetti marittimo-portuali, e di Pordenone, più connesso alla questione della logistica distributiva, passando per il corso da macchinista ferroviario, sia merci che passeggeri, per quello di progettazione navale, in collaborazione con Fincantieri, che ha Trieste ha la sede mondiale, e quello legato alla cyber security. Su questi ultimi due corsi, il direttore dell’istituzione accademica triestina, Bruno Zvech, ha voluto spendere due parole in più per analizzare le caratteristiche e le potenzialità: “il corso per progettisti della navalmeccanica, nato su input di Fincantieri, oltre che di una platea di studi di progettazione che si va allargando, corrisponde alla crescita del settore e offre crescenti possibilità d’impiego. Il corso per tecnici addetti alla cyber security corrisponde alle necessità delle imprese del cluster marittimo portuale”. Zvech ha poi ricordato come “già nel 2019, assieme ad Assarmatori e Confcommercio, avevamo organizzato un convegno nazionale a Roma “Shipping and Cyber Security“, preannunciando un primo corso di formazione breve che abbiamo già concluso. Da quest’anno la novità è il corso biennale, in partenza ad ottobre, anche per corrispondere alla normativa STCW, e che potrà contare sulla presenza di professionisti di altissimo livello”.