Rally del Friuli- Alpi Orientali Historic: torna il “Trofeo dei comuni”
L’edizione 2021 della gara, dal 19 al 22 agosto, ribadisce il proprio legame con il territorio mediante la sfida dei comuni
Torna sulla scena nazionale dopo un anno di pausa, il 56° Rally del Friuli Venezia Giulia insieme al 25° Rally Alpi Orientali Historic, e con essi torna anche il TROFEO DEI COMUNI, uno dei più vivi e forti esempi di legame di un evento con il territorio che lo ospita.
La doppia gara organizzata dalla Scuderia Friuli Acu ed in programma sabato 21 e domenica 22 agosto, sarà il quinto appuntamento del Campionato Italiano WRC (CIWRC), il sesto del Tricolore per auto storiche (CIRAS), valida anche per la Mitropa Rally Cup (quinta gara), per la Central Europe Zone (CEZ) e quarta tappa della Coppa Rally di IV zona (CRZ), ma soprattutto andrà a proporre la grande novità della “Regolarità Sport”, per la quale sarà la prima volta sulle strade friulane.
Il “Trofeo dei Comuni” è stato inventato nel lontano 2005, con l’intento di unire ulteriormente il Rally al suo territorio.
L’iniziativa venne subito assai apprezzata ed ha sempre colpito nel segno. Le regole sono molto semplici: venivano presi gli equipaggi che concorrevano prima al Campionato Italiano Rally, poi è stato passato tutto al Campionato Rally Storici, per cui nomi blasonati e popolari e che ricordano anche un glorioso passato, per questo l’attribuzione alla gara degli storici. L’abbinamento Comune-Equipaggio solitamente si organizzava con un’estrazione alla presentazione della gara ed il nome di ognuno dei Comuni attraversati appariva sull’auto dell’equipaggio estratto ed abbinato, che diventava il portacolori del Paese.
Circa una dozzina di equipaggi sfoggeranno anche quest’anno i nomi dei paesi sulle loro vetture, va da sé che il vincitore assoluto del Rally porterà il Trofeo al Comune ed esso abbinato che, consegnato quest’anno sul palco di arrivo di Cividale del Friuli, verrà trattenuto per tutto l’anno, per consegnarlo a sua volta al vincitore dell’edizione successiva.
Negli anni passati i varii sindaci si sono appassionati ed hanno fatto il tifo per i propri portacolori tanto da aspettarli con regali, per lo più bottiglie di vino e di grappa, all’arrivo della gara.
Iniziativa vincente e da conservare che ha raggiunto l’obiettivo di consolidare il rapporto di simpatia tra le amministrazioni ed il Rally Alpi Orientali Historic. Attualmente il detentore del Trofeo dei Comuni è Tricesimo.
IL RITORNO DI CIVIDALE
La Scuderia Friuli Acu ha trovato grande disponibilità da parte dell’amministrazione comunale della città ducale, la città a ridosso delle prove speciali e con una notevole ricettività ma con un’importante collaborazione del Comune che ha disposto l’utilizzo di ampi spazi proprio per la realizzazione di quanto richiesto dal protocollo.
Il Comune di Cividale, il cui territorio è patrimonio UNESCO, con la sua giunta, sportivamente ha reso di nuovo possibile il poter disporre dello spazio sportivo dinanzi al palasport, il parcheggio annesso alle piscine per allestire il parco assistenza della gara delle vetture moderne, gli edifici per la direzione gara, le verifiche, le segreterie e ci ha anche dato la possibilità di interdire al traffico la strada che dal palasport porta alla stazione delle corriere. Una dimostrazione di vera collaborazione che, dopo alcuni anni di assenza, fa capire quanto la presenza di una manifestazione come il rally porta al territorio.
DUE GIORNI DI GARA
La gara si svilupperà in due giornate ben distinte, con l’intento di premiare la passione delle Valli del Natisone, che hanno sempre accolto la manifestazione con benevolenza, entusiasmo e passione. La seconda giornata dedicata alle auto storiche che correranno per il Campionato Italiano, la Mitropa Rally Cup e per il CEZ (Central Europe Zone) avrà come punto di riferimento San Pietro al Natisone con verifiche, parco assistenza e parchi riordino. Qui, con la disponibilità dei titolari del birrificio Birra Gjulia alloggeranno tutte le vetture storiche.
Un territorio che accoglierà i partecipanti con prove speciali di alto livello tecnico, tre distinti tratti “presi” dalla tradizione del rally che andranno a ripetersi due volte per un totale di 94,140 km.
La vicinanza dei tratti cronometrati ha dato la possibilità di ridurre al massimo i percorsi di trasferimento rendendo la gara di una notevole compattezza a tutto vantaggio degli equipaggi e dell’economia di gara.
L’organizzazione pensa e spera di avere interpretato nel migliore dei modi le intenzioni della Federazione ACI Sport per ridurre al minimo tragitti inutili. E’ stata, questa, una delle ragioni delle scelte di Cividale del Friuli e di San Pietro al Natisone, veri fulcri del territorio che hanno permesso di evitare i lunghi trasferimenti fino ad Udine.
Immagine dell’equipaggio Rossetti-Mori, vincitori nel 2019 (foto Barazzutti)