RiMe MuTe risveglia Udine
Udine, 30 luglio. Alle prime luci dell’alba, con la luna alta nel cielo, nonostante l’incertezza degli stessi organizzatori l’incontro inaugurale dell’Associazione RiMe MuTe ha richiamato più di ottanta persone sotto la collinetta di Piazza Primo Maggio, ottenendo il tutto esaurito. Da subito il pubblico ha potuto apprezzare un’esibizione introduttiva d’eccezione a cura della pianista udinese diciassettenne Miranda Persello, allieva del Conservatorio, che ha eseguito due veri e propri monumenti del pianismo: le Ballate n° 1 e 3 di Fryderyk Chopin. A colpirci è stata la chiarezza nell’articolazione delle note nonché la tecnica usata dalla giovanissima pianista – un po’ alla Horowitz, con le mani vicine al livello della tastiera, le dita sovente parallele e vicine all’attaccatura dei tasti – tuttavia a rivelarsi speciale è stata proprio l’interpretazione. Miranda infatti è riuscita a rendere in maniera originale qualcosa dei notturni nelle ballate di Chopin, perché la dolce nostalgia dell’autore per la propria patria, anziché essere qualcosa da esibire, rappresenta a tutti gli effetti un canto interiore, che ha incantato i presenti. In seguito ha avuto inizio il programma di Discovery Dante, il concerto per pianoforte e voci tenuto dal pianista Matteo Bevilacqua e dagli attori Giuseppe Bevilacqua (famoso per le sue interpretazioni di Dante) e Serena Costalunga (fresca diplomata dell’Accademia Silvio D’Amico di Roma). Così ci siamo addentrati nel Canto I del Paradiso grazie al Preludio e Fuga in do minore BWV 847 di J. S. Bach, facendo dialogare il sommo compositore con il Sommo Poeta. “Perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto” e dunque l’apparente movimento discendente del preludio e la difficoltà del viaggio dantesco, quella controintuitività degli arpeggi bachiani… Come spesso accade, però, la fuga è di ben altro tenore: sembra svilupparsi verso l’alto, avvicinandosi a quel cielo che pian piano si schiariva con i movimenti in levare della mano sinistra. ‘Non devi più stupirti per il fatto che stai salendo’, dice Beatrice a Dante, ‘se non come di un corso d’acqua (proprio “Bach” in tedesco) che scorre dalla montagna a valle’. Poi Matteo Bevilacqua ha suonato il brano di Franz Liszt Giochi d’acqua a villa d’Este introducendo il canto (Paradiso, III) in cui Dante incontra la prima schiera dei beati – che gli sembrano proprio riflessi nell’acqua – quali eravamo noi ascoltatori, colti dalla felicità immediata dell’arte e della musica classica che, come sostiene l’Associazione, fa davvero bene! Infine, prima del Canto XXXIII Matteo ha eseguito il Preludio in Si minore op. 32 n. 10 di Sergej Rachmaninov, brano intenso come l’ardire catartico del Sommo Poeta intento a provare a fissare lo sguardo verso quella “luce etterna”, suprema ispirazione dell’arte. “Qual è l’geometra che tutto s’affige per misurar lo cerchio, e non ritrova”, osserva Dante quasi privo di forze, salvo poi scoprire la dolce regolarità dell’ “amor che move il sole e le altre stelle”… un percorso che noi, nella nostra Udine, abbiamo concluso con un pezzo di J. S. Bach rielaborato da Alexander Siloti: il commovente Preludio in Si minore (BWV 855 A).
La prossima di RiMe MuTe, che ringrazia il Comune di Udine, la Fondazione Friuli, Piano FVG (Sacile) e IMD Radio per il supporto a favore del rinnovo degli interpreti e degli esecutori nella musica classica, si terrà a Udine in Corte Morpurgo alle 23:59 del 27 agosto con l’esibizione del duo pianistico En blanc et noir composto da Matteo Di Bella e Lorenzo Ritacco, che suoneranno brani di Claude Debussy e Maurice Ravel. Per prenotazioni scrivere a ass.rimemute@gmail.com. Inoltre potete anche seguire RiMe MuTe su Instagram.
di Mirko Galasso