Mittelfest chiude con numeri in crescita
+12% di occupazione media degli spettacoli
E si guarda già al 2022 con le nuove date: Mittelyoung dal 12 al 15 maggio, 31° Mittelfest dal 22 al 31 luglio
Mittelfest 2021 cala il sipario sull’edizione del trentennale che ha proiettato Cividale del Friuli e l’intera regione Friuli Venezia Giulia nel sistema dello spettacolo dal vivo internazionale, rafforzando missione e identità del festival che dal 1991 porta sul palco il teatro, la musica e la danza della Mitteleuropa.
“Mittelfest 2021 è una sfida che vale per tre – spiega il presidente Roberto Corciulo: guardando ai tanti mesi di lavoro alle nostre spalle e ai dieci giorni di Mittelfest appena concluso, posso dire che abbiamo vinto una tripla scommessa: quella degli eredi, tema scelto dal nostro direttore artistico Giacomo Pedini per il cartellone andato in scena con ottimi risultati di affluenza, critica e pubblico, quella di Mittelyoung, il pre-festival che a giugno ha portato sul palco il meglio della nuova gioventù artistica europea, e quella, non da ultima, del nostro legame con il territorio.”
Il pubblico, prima di tutti, ha premiato impegno e dedizione di chi ha costruito la trentesima edizione di Mittelfest partecipando numeroso a tutti gli spettacoli, agli incontri con gli artisti e anche ai laboratori e ai momenti dedicati a bambini e famiglie, rispettando sempre con pazienza tutte le norme di sicurezza dovute al Covid.
La sfida degli eredi, infatti, ha visto alzare il sipario di Mittelfest oltre 70 volte su 31 progetti artistici e 18 prime assolute con 308 artisti presenti a Cividale, parte di 32 diverse compagnie.
“Sono molto soddisfatto di questo primo passo – commenta il direttore artistico Giacomo Pedini – per vari motivi, a partire dalla risposta dei tanti nostri partner e del pubblico, che hanno colto e sostenuto lo sforzo di costruire un festival aperto a tutte e tutti, ma anche perché Mittelfest 2021 ha visto grandi artisti europei scegliere Cividale del Friuli, uscendo dalle rotte delle grandi metropoli, per legarsi ad un territorio circoscritto con progetti unici e irripetibili. Queste sono le basi del percorso che intendiamo tracciare nei prossimi due anni.
In questi 10 giorni Cividale del Friuli ha accolto alcuni dei protagonisti dello spettacolo europeo, portando così tutta la città e l’intera regione all’attenzione del panorama internazionale del teatro, della musica, della danza e – novità del 2021 – del circo: penso in particolare ai Rimini Protokoll che, con lo spettacolo Remote, hanno trasformato Cividale in un palcoscenico itinerante alla pari di Berlino, New York e Shangai. Ma penso anche ad Europeana che ha unito un grande scrittore ceco di oggi, Patrik Ourednik, ad un importante attore italiano come Lino Guanciale e ad un notevole musicista sloveno quale Marko Hatlak. È questo ciò che rende unico Mittelfest e che lo caratterizza rispetto agli altri festival italiani di rilevanza nazionale ed europea: essere radicato nella geografia e nel tempo di una piccola città di lunga storia, ma essere anche capace di creare forti connessioni e scambi tra artisti e pubblici di diversi paesi, dando corpo, nella regione più adatta, a un reale crocevia di culture europee.”
I 33 spettacoli di Eredi hanno segnato una media dell’84% di riempimento delle sale, il 12% in più rispetto all’edizione 2020. My Husband, prima assoluta, frutto della collaborazione con il teatro nazionale SNG Drama di Lubiana, è lo spettacolo straniero che ha registrato l’affluenza record degli ultimi anni di Mittelfest, anche prima della pandemia.
Mittelyoung è stato il “festival nel festival” che ha dato voce e palcoscenico ai giovani artisti under30 della Mitteleuropa attraverso una call internazionale e una giuria di curatores sempre under30.
“Con le giornate di Mittelyoung – sottolinea Corciulo – abbiamo investito sulle nuove generazioni in modo concreto, facendole diventare protagoniste sia dietro le quinte sia sul palco, dove hanno potuto raccontare il prossimo futuro e la loro immagine della realtà che parte da Cividale e arriva in Europa”.
Un successo che guarda alla seconda edizione di Mittelyoung già programmata dal 12 al 15 maggio 2022.
“Mittelyoung 2021 è il primo passo di un progetto che, nel suo piccolo, vuole sollecitare un diverso approccio al rinnovamento generazionale di artisti, curatori e pubblico nel teatro, nella musica e nella danza – spiega Pedini. Come da tempo avviene altrove in Europa, abbiamo sperimentato un modo, un meccanismo, che apre un’istituzione culturale importante come Mittelfest alle forze fresche e nuove di giovani professionisti. Per questo ringrazio i partner del progetto: Associazione culturale Arearea, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine, Fondazione Luigi Bon e, inoltre, Associazione giovanile Robida, Convitto Nazionale Paolo Diacono, Teatro Club Udine – Palio Teatrale Studentesco, Scuola di Danza Erica Bront. Ora si tratta di consolidare il format, anche collaborando con altre realtà europee. In questo senso, siamo felici di essere entrati grazie a Mittelyoung dentro il progetto Performe Europe, promosso anche da Efa. Inoltre con il Convitto Nazionale Paolo Diacono rafforzeremo la collaborazione in progetti che coinvolgano ancor più gli studenti.”
Da evidenziare che i quattro giorni di Mittelyoung hanno fatto registrare 440 presenze complessive per i 9 spettacoli e i 3 incontri con gli artisti.
Un’altra sfida vinta da Mittelfest 2021 è il territorio: quest’anno il Festival ha saputo rifondare profondamente il proprio ruolo sul territorio diventando un vero catalizzatore di valorizzazione turistica ed economica e anche di visibilità e relazioni internazionali per il Friuli Venezia Giulia.
A partire dal progetto Mittelland, la piattaforma di esperienze che valorizza la vocazione turistica di Cividale, delle Valli del Natisone e del Torre: oltre 40 eventi sul territorio per 1.800 presenze complessive e poi la realizzazione della Mappa Parlante insieme a Fondazione Radio Magica Onlus e il coordinamento del progetto Ikarus, il Green Belt Festival che parte ufficialmente domani 7 settembre con il primo concerto sul Matajur.
Non solo: grazie al forum organizzato insieme all’Associazione Mitteleuropa, Mittelfest ha ospitato a Cividale il futuro della cooperazione tra Fvg e Slovenia e, nel weekend appena trascorso, ha trasformato Cividale nella capitale dei festival di tutta Europa che si sono riuniti grazie a Efa, l’European Festivals Association, e a Italia Festival, per discutere del futuro dello spettacolo dal vivo e del suo impatto sul turismo e sulle economie dei luoghi.
“La presenza del presidente sloveno Borut Pahor alla cerimonia inaugurale di Mittelfest è stato il coronamento del lungo lavoro fatto in questi mesi – spiega Corciulo – Mittelfest ha reso Cividale luogo di incontro, di scambio e di relazioni Internazionali e ha saputo tessere e rafforzare preziose sinergie con le realtà culturali ed economiche del territorio, con le istituzioni e con le aziende sponsor”.
Legame con il territorio significa anche valorizzazione delle risorse umane: Mittelfest ha impiegato circa 80 persone tra personale organizzativo, tecnico, comunicazione, ufficio stampa e personale di sala.
Notevoli i numeri della comunicazione di Mittelfest con 15 mila foto scattate e grande riscontro su web e social con 78 mila visite al sito (+312% rispetto al 2020), oltre 5 milioni di persone raggiunte attraverso Facebook e Instagram (+356% rispetto al 2020) e circa 100 mila persone raggiunte al giorno durante i 10 giorni di festival.
La fascia demografica più attiva sul web è rappresentata da un pubblico femminile dai 25 ai 34 anni.
Remote Cividale, lo spettacolo itinerante che ha rappresentato la grande scommessa della trentesima edizione con 13 repliche è stato quello che ha generato maggiore interesse online.
Foto di Luca D’Agostino