La Cgil Udine: « Green pass, Governo scarica sui lavoratori il peso di scelte mancate»
Giareghi: «L’accordo provinciale con Confindustria riguardava le mense, non l’accesso ai luoghi di lavoro»
«L’accordo firmato da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil di Udine riguardava l’accesso alle mense. La ventilata introduzione dell’obbligo di Green Pass per l’ingresso in ogni posto di lavoro pubblico e privato cambia totalmente le prospettive: la presidente di Confindustria Udine, quindi, eviti di attribuire al sindacato la condivisione di un’impostazione, quella ventilata dal Governo, che scaricherebbe interamente sui lavoratori, sul sindacato e sulle aziende il peso della mancata introduzione dell’obbligo vaccinale». Il segretario generale della Cgil Udine Emiliano Giareghi commenta così la nota con cui la Confindustria friulana esprime piena condivisione con l’impostazione del Presidente del Consiglio: «Rispettiamo le valutazioni di Confindustria, ma noi riteniamo si stia prendendo una strada sbagliata, che comporta costi non sostenibili per i lavoratori non vaccinati e sarebbe rischiosa anche per le aziende, soprattutto in una fase di carenza di manodopera sia specializzata che generica e anche alla luce degli ottimi risultati dati fin qui dai protocolli di sicurezza».