Covid: in Fiera a Udine terza dose per i primi cento trapiantati
Si prosegue anche lo studio per valutare la risposta a 6 e 12 mesi dal primo vaccino
Sono stati circa un centinaio coloro che oggi, 23 settembre, si sono rivolti al centro allestito nei padiglioni della Fiera di Udine per sottoporsi all’inoculazione della terza dose di vaccino anticovid. Si tratta di persone che si trovano in situazione di fragilità in quanto hanno subito un intervento di trapianto o sono in lista di attesa per ricevere il nuovo organo o cellule staminali. Ad assistere alle operazioni era presente anche il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute
Da quanto illustrato nel corso del sopralluogo, il 29 settembre e il 5 ottobre sono previste altre due giornate di richiami, alle quali dovrebbero partecipare altre 500 persone complessivamente.
Inoltre, sempre a Udine, nei padiglioni della Fiera, si sta portando avanti uno studio coordinato a livello nazionale dall’Istituto Spallanzani di Roma; la ricerca ha l’obiettivo di valutare, attraverso un prelievo di sangue, quale sia la risposta anticorpale da parte di un campione composto da 460 persone che si sono sottoposte a vaccinazione. Ad oggi lo studio sta esaminando gli esiti a distanza di un anno dall’inoculazione della prima dose e quella a sei mesi dalla seconda.
Sempre la struttura della Capitale ha poi assegnato all’Azienda udinese il monitoraggio della risposta a distanza di sei mesi dalla terza dose, con un prelievo ematico previsto nel mese di marzo del 2022. In questo modo il Friuli Venezia Giulia potrà contribuire con i propri dati agli studi internazionali che si stanno compiendo per valutare il comportamento del vaccino con le persone più fragili.
La Regione ha evidenziato l’importanza del lavoro che si sta compiendo in Friuli Venezia Giulia nell’ambito della campagna nazionale di immunizzazione. Un percorso lungo e delicato – è stato detto – che ha portato fino ad oggi a inoculare all’incirca
1 milione 600 mila dosi complessive, superando le 850 mila adesioni circa. Ora lo sforzo si dovrà concentrare nel cercare di avvicinare alcune decine di migliaia di persone affinchè inizino il ciclo vaccinale, tenendo conto che il provvedimento nazionale sul green pass sta fornendo il proprio contributo per accelerare le prenotazioni di chi ancora ad oggi non si è sottoposto all’immunizzazione.
ARC/AL/gg