Nohup di San Giorgio di Nogaro tra i leader della crescita italiani
La società, recentemente acquisita da Havas, è tra le aziende a maggiore crescita di fatturato nella classifica realizzata da Il Sole 24 Ore e Statista
Nohup, azienda italiana di servizi per il cloud e per la trasformazione digitale ad alto valore aggiunto tecnologico, si conferma una delle società in più rapida crescita in Italia, con un tasso di crescita di circa il 60% secondo quanto analizzato da Il Sole 24 Ore e Statista, nella classifica “Leader della crescita 2022”.
Nata allo scopo di creare una realtà con profonde competenze tecniche nell’ambito dello sviluppo software e dell’architettura dei sistemi, conta su 30 professionisti che operano nelle città di Milano e San Giorgio di Nogaro (UD). Nel mese di ottobre è entrata a far parte del Gruppo Havas, la multinazionale della comunicazione integrata, parte di Vivendi.
“Un risultato che ci onora e ci spinge a fare sempre meglio” – dicono i fondatori, Maria Aiello e Riccardo Fabbri – “fatta di un’idea imprenditoriale proiettata al futuro che ha trovato in un team giovane e di talento la capacità di affermarsi ed entrare in una nuova dimensione sempre più globale”.
Nohup, partner tra l’altro di Google e Amazon, conserva nel nome la sua anima Nerd: nohup è un comando del sistema operativo Linux che permette la prosecuzione nell’esecuzione di un comando anche in caso di disconnessione del terminale, una sorta di invito alla resilienza, quanto mai attuale.
Ma il percorso di crescita non intende fermarsi qui: Nohup, che oggi conta circa 500 clienti, e oggi all’interno di Havas CX, il network dedicato alla customer experience e alla digital transformation, è alla costante ricerca di nuovo personale specializzato e punta all’assunzione di almeno 20 nuove figure di specialisti nel corso del 2022.
L’azienda di San Giorgio di Nogaro non è nuova a questi riconoscimenti essendo già rientrata a marzo nel prestigioso ranking del Financial Times FT 1000: Europe’s Fastest Growing Companies.
“Ma aprirsi al mondo non significa staccarsi dal territorio – concludono Aiello e Fabbri – perché oggi la trasformazione digitale riguarda tutti, anche le piccole realtà. Il cloud e l’innovazione rappresentano una grande opportunità per le realtà produttive italiane nonché una straordinaria attrattiva per giovani talenti informatici che in realtà come la nostra trovano un ambiente di lavoro positivo, stimolante e proiettato all’internazionale”.
Nella foto: i fondatori, Maria Aiello e Riccardo Fabbri