A Trieste, gli studenti del Nautico imparano a diventare imprenditori
Un percorso formativo per conoscere i vantaggi dell’autoimpiego, in collaborazione con Confcooperative
Gli studenti dell’Istituto Nautico “Tomaso di Savoia” di Trieste imparano a essere imprenditori, grazie a un percorso formativo – “Imprenditività e protagonismo” è il titolo – che coinvolge gli studenti delle classi III e IV dell’indirizzo logistico: un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra l’Istituto e Confcooperative, principale associazione di rappresentanza del comparto cooperativo in Italia (poco meno di 20 mila imprese associate in Italia, quasi 600 in Friuli Venezia Giulia).
«Si tratta di un percorso che si propone di orientare e sensibilizzare i corsisti alle opportunità e ai vantaggi dell’autoimpiego, sfatando i falsi miti che, da sempre, accompagnano il concetto di autoimprenditorialità e fornendo al tempo stesso strumenti valutativi per misurare la propria attitudine a fare impresa e la validità del proprio progetto imprenditoriale», spiega la dirigente scolastica Donatella Bigotti.
La scuola ha attivato due percorsi: nella classe III, sono intervenuti in aula Diego Romitto, presidente della cooperativa sociale Germano, una realtà da diversi anni operante in porto e registrata quale impresa di servizi portuali (ex-articolo 16), e Alessandro Babic, responsabile Servizi Logistici Pacorini Silocaf. La classe IV, invece, sarà coinvolta in un progetto che prevede la costituzione di un’impresa cooperativa simulata.
«Si tratta di una iniziativa che si inserisce nel quadro delle attività con cui Confcooperative promuove lo sviluppo dello spirito d’impresa nelle giovani generazioni, allo stesso tempo facendo conoscere il modello cooperativo come ideale forma giuridica. Negli ultimi quattro anni, le nostre attività di educazione cooperativa hanno coinvolto 14.000 studenti in tutta la regione», sottolinea Dario Parisini, presidente di Confcooperative Trieste.