L’ARLeF sbarca su TikTok con “Tic e Tac Furlan”
Il progetto, che coinvolge le generazioni più giovani, ha già registrato 4500 followers, 40 mila like e 900 mila visualizzazioni.
Si chiama “Tic e Tac Furlan” ed è il nuovo canale TikTok dell’ARLeF. «Una bella novità, in cui crediamo molto – ha fatto sapere il presidente dell’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana, Eros Cisilino -. L’attività dell’Agenzia è piuttosto articolata e l’impegno per operare sempre al passo con i tempi costante, senza considerare, come ampiamente dichiarato sul “Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana 2021-25”, l’attenzione rivolta a giovani e nuove tecnologie. Per questo è stata una naturale evoluzione la scelta di approdare su uno dei social più popolari, oggi, fra gli adolescenti. Il nostro impegno a dialogare con le nuove generazioni è costante e la direzione sembra essere proprio quella giusta», se si considera che in poco più di due mesi dall’apertura del nuovo canale si registrano già oltre 4500 followers, quasi 40 mila like e 900 mila visualizzazioni.
Interprete di questa nuova iniziativa – che mira a dare nozioni di marilenghe, in brevi e divertenti video da massimo 3 minuti – è Greta Fabbro, insegnante alla scuola dell’infanzia originaria di San Vito di Fagagna, che ha affinato le sue competenze frequentando un corso all’Ires, promosso dall’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana (Tecniche di promozione linguistica e culturale friulana), volto a fornire gli strumenti di marketing e comunicazione necessari a promuovere e valorizzare il patrimonio linguistico. Il suo spiccato senso dell’umorismo, la passione per i travestimenti, assieme a un’aiutante pelosa e “chiacchierona”, la gatta brasiliana Preta, sembrano essere un mix vincente.
Le clip in cui sono insieme stanno appassionando in maniera particolare i followers che hanno accolto la nuova proposta con tanti messaggi di benvenuto e numerosi inviti a continuare questa esperienza insieme istruttiva e divertente.
Sul canale si trovano i temi più disparati grazie a una serie di rubriche come “Peraulis” per far capire quali sono i termini “friulanizzati” e quali le parole friulane corrette; “Sbrissadis”, per segnalare le interferenze più comuni della marilenghe con l’italiano; “FurlanLenghe” per chiarire che conoscere il friulano facilita l’apprendimento delle altre lingue.