Udine: terminate le asfaltature in via Boccaccio, via Cotonificio, viale Duodo e via Pellis
Nuovi asfalti, terminati i lavori in via Boccaccio, via Cotonificio, viale Duodo e via Pellis
Udine 27 dicembre 2021 – Terminate le asfaltature in via Boccaccio, di parte di via Cotonificio (in corrispondenza di Piazzale Feruglio), di via Pellis nel tratto che fronteggia la scuola dell’infanzia e la sistemazione di viale Duodo all’altezza dell’immissione su Piazzale Cella. Il tratto mancante di via Boccaccio (parte della rotatoria) sarà completato nel 2022.
Questi interventi fanno seguito alle altre manutenzioni di media entità che hanno interessato la strada comunale Argine del Torre a Godia, via Mondovì nei pressi della scuola Carducci, tratti di via Monte Hermada, viale Ungheria e via Luino.
Per via Pellis, in particolare, l’opera si somma al recente rifacimento del marciapiede posta al lato della scuola, con la previsione della sistemazione del marciapiede sul lato opposto nel 2022, contestualmente alla piantumazione di nuovi alberi.
Il vicesindaco Loris Michelini spiega: “Gli interventi sono finalizzati a rendere sicuri e decorosi interi ambiti di quartiere, o a mettere in sicurezza snodi di viabilità particolarmente importanti e bisognosi di manutenzione, specie nelle vicinanze di scuole e asili. Si tratta di lavori puntuali ma di grande impatto, perché vanno a risolvere criticità molto sentite dai cittadini e migliorano la vita quotidiana degli utenti della strada e l’accessibilità dei servizi annessi come, appunto, le scuole”.
“Un investimento che non termina qui, poiché entro la fine del 2021 ci sarà ancora tempo per ulteriori sistemazioni di marciapiedi e pavimentazioni, sia mediante gli appalti esterni curati dall’Ufficio Manutenzioni sia grazie alle squadre di operai messe in campo dalla stessa struttura- chiude Michelini – Una gestione che mira a rispondere con rapidità ed efficacia coniugando la risposta alle segnalazioni puntuali dei cittadini con una più ampia programmazione delle esigenze di media entità, unendo così il lavoro quotidiano degli operai comunali con le opere di più ampio respiro appaltate a terzi”.