Fondazione Friuli sostiene i progetti locali per il Pnrr
Lanciato un innovativo bando per affiancare, non solo con contributi ma anche con l’assistenza tecnica, Comuni e realtà non profit nello sviluppo di idee strategiche. Privilegiati l’approccio aggregativo e le iniziative dei giovani
L’utilizzo efficace e lungimirante delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresenta un’opportunità storica per il territorio friulano e la Fondazione Friuli vuole dare il proprio contributo affinché non venga persa. Lo fa lanciando in via sperimentale l’innovativo bando denominato “Configurazione progetti”, con una dotazione di 200mila euro, che consiste nel sostegno a Comuni e a enti non profit nell’ideazione e redazione di progetti strategici e sostenibili affinché possano candidarsi alle linee di finanziamento del Pnrr. La Fondazione Friuli per questa iniziativa si avvale quale advisor tecnico di Sinloc, società strumentale del sistema delle fondazioni di origine bancaria. Suo ruolo sarà quello di affiancare i destinatari del bando nello sviluppo di un dossier dettagliato, utile per le successive candidatura e istruttoria per accedere a eventuali coperture finanziarie pubbliche e private. Questo nuovo bando, inoltre, è supportato finanziariamente anche da Intesa Sanpaolo, che già sostiene da quattro anni quelli consolidati della Fondazione Friuli e dedicati a welfare, istruzione e restauro.
“L’attivazione di progetti di qualità, in tempi rapidi e con metodi e contenuti idonei richiede la capacità di presidiare tutti i passaggi che vanno dall’elaborazione alla piena attuazione – dichiara il presidente di Fondazione Friuli Giuseppe Morandini – per questo abbiamo voluto dare il nostro sostegno a chi opera sul territorio affinché possa sviluppare idee che potranno essere determinanti per la qualità della vita delle nostre comunità negli anni a venire”.
L’iniziativa, già al suo lancio, sta suscitando l’interesse di realtà associative giovanili che trovano così l’opportunità di un supporto economico e tecnico per tradurre le loro idee in progetti concreti che possano candidarsi ai fondi del Pnrr.
“Sono iniziative, come questa, di grande valore operativo che contribuiranno alla messa a terra del Pnrr, occasione unica e da non perdere per il territorio del Friuli Venezia Giulia, che ha l’obiettivo di guardare con fiducia al futuro – è il commento dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli -. Perché questo avvenga serve una sinergia tra tutti gli attori e Fondazione Friuli ha colto proprio questo aspetto fondamentale. Il traguardo comune da raggiungere è quello di far crescere la nostra comunità regionale sia come numero di attività, sia in opere e servizi per l’intero territorio, e se lavoreremo tutti assieme arriveremo all’obiettivo più velocemente”.
Il bando attivo dal 13 gennaio si rivolge a Comuni e Unioni di Comuni (tra cui le Comunità di Montagna) ed enti senza scopo di lucro delle province di Udine e di Pordenone. I progetti ammessi saranno quelli realizzabili nel territorio del soggetto proponente, legati ad aree di formazione, transizione energetica, coesione sociale e sistemi culturali e dovranno essere in coerenza con gli obiettivi strategici individuati dal Pnrr.
Sinloc proporrà un percorso che si articola in due fasi. La prima si avvierà contestualmente alla finestra di apertura del bando lanciato dalla Fondazione Friuli ed è destinata a tutti i soggetti partecipanti per condividere con loro un approccio integrato e strategico alla pianificazione di interventi territoriali, tramite la condivisione degli obiettivi di policy del Pnrr e anche del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) e del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-27, delle modalità di presentazione dei progetti e di alcune best practice. La seconda fase è dedicata all’assistenza tecnica e sarà attivata per tutti gli enti e le organizzazioni selezionate dalla Fondazione Friuli nell’ambito del bando. Questa fase prevede lo sviluppo di un dossier dettagliato, utile a dare seguito alle successive attività di candidatura e istruttoria per l’ottenimento di coperture finanziarie.
Le due fasi intendono generare, sul territorio, un processo di aggregazione di progettualità e miglioramento dei profili di impatto e sostenibilità, rafforzando le conoscenze e competenze del personale e delle strutture, al fine di migliorare la capacità di intercettare e attrarre le risorse.