Vinicio Capossela stasera a Sanremo e il 10 aprile a Trieste
Cantautore, ri-trovatore, immaginatore, Vinicio Capossela è uno dei più influenti e apprezzati musicisti italiani: questa sera, venerdì 4 febbraio, si esibirà in duetto con Giovanni Truppi alla 72° edizione del Festival di Sanremo per cantare “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André, brano tratto da Storia di un impiegato, l’album più impegnato del grande cantautore genovese. Per Capossela si tratta della prima volta al Festival di Sanremo, ma non della prima volta a confronto con l’opera dell’immortale Faber con il quale nel 2011, in occasione della pubblicazione dell’album tributo della London Symphony Orchestra Sogno n.1, ha addirittura duettato virtualmente nella registrazione di Valzer per un amore.
Concluso l’impegno di Sanremo, Capossela tornerà ad esibirsi dal vivo nei teatri in primavera e proprio oggi ha annunciato il concerto evento “Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards” in programma domenica 10 aprile al Politeama Rossetti di Trieste, organizzato da VignaPR e AND Production in collaborazione con il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Sarà una serata speciale nella quale il cantautore ripercorrerà la storia e i brani del suo album d’esordio “All’una e trentacinque circa”: un disco, tra i più importanti della canzone italiana, diventato un culto e che non ha mai perso quella magia che lo rese un caso discografico nel 1990. Accompagnato dagli storici collaboratori Giancarlo Bianchetti, Enrico Lazzarini e Antonio Marangolo, che dei primi tre dischi aveva curato gli arrangiamenti, Capossela proporrà inoltre il repertorio dei suoi standard personali dei primi album.
I biglietti per il concerto saranno in vendita a partire dalle ore 10:00 di sabato 5 febbraio online su Ticketone.it, Vivaticket.it, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del teatro. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.vignapr.it
Nonostante il periodo di pandemia, negli ultimi due anni Capossela non si è mai fermato e oltre ai concerti che gli hanno permesso di vincere il premio del pubblico come “Miglior Live del 2021” ai Rockol Awards, ha pubblicato di recente il suo nuovo romanzo “Eclissica” ed è stato tra i protagonisti della serata tributo a Franco Battiato all’Arena di Verona.
“All’una e trentacinque circa” usciva il 12 ottobre del 1990: l’album, tenuto a battesimo da Francesco Guccini, segnò l’inizio di un felice e caleidoscopico percorso artistico.
“All’una e trentacinque circa” perché a quell’ora il locale Pjazza di Bellaria Igea Marina si svuotava e diventava la culla dei nottambuli e dei lunatici, quelli che non si arrendono mai e, se si arrendono, lo fanno in grande stile. Loro sono stati il primo pubblico delle canzoni di questo disco, registrate su una cassetta in un pomeriggio d’agosto del 1989. Pochi mesi più tardi, la cassetta finì nello stereo di Francesco Guccini in via Paolo Fabbri 43, e da lì nelle generose mani di Renzo Fantini, manager e produttore dello stesso Guccini e di Paolo Conte. Un anno dopo la registrazione di quella cassetta, sempre ad agosto, il disco prese vita e divenne una sorta di film noir. Un Round midnight girato nell’Emilia dei CCCP e di Pier Vittorio Tondelli. Nel 1991 il disco fu premiato con la Targa Tenco per la migliore opera prima, in ex aequo con Passa la bellezza di Mauro Pagani.
Un disco che descrive e rappresenta l’epica del pianobar, delle sue storie e i suoi personaggi che Capossela farà rivivere, accompagnato dai suoi storici musicisti, in una serata che sarà un’occasione unica, da non perdere.