Palmanova, maxi intervento sui marciapiedi. Richiesti al Ministero 1.950.000 euro
Sarà il punto principale in discussione al Consiglio Comunale di domani, mercoledì 9 febbraio. Il Comune di Palmanova intende richiedere al Ministero dell’Interno un finanziamento da 1.950.000 di euro per la progettazione e realizzazione di un maxi piano di riqualificazione dei marciapiedi del centro storico e abbattimento delle barriere architettoniche, in particolare su secondo anello, raggere e terzo anello. Per attingere ai finanziamenti statali, si richiede al Consiglio Comunale l’aggiornamento del Piano triennale dei Lavori Pubblici.
Il Ministero ha infatti deciso di assegnare ai comuni contributi per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 350 milioni di euro per l’anno 2021, di 450 milioni di euro per l’anno 2022, di 550 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025, di 700 milioni di euro per l’anno 2026 e di 750 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2030.
Francesco Martines, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici: “Chiediamo fondi su una linea contributiva che vale centinaia di milioni. Dopo dopo aver riqualificato le due frazioni, puntiamo ora sul centro storico. Siamo pronti per procedere con questo grande piano di riqualificazione che, partendo dal prossimo anno, potrà coinvolgere ampia parte delle strade entro le mura. Appena il Consiglio approverà il piano, procederemo con la richiesta formale di finanziamento”.
E aggiunge il Sindaco Giuseppe Tellini: “L’Amministrazione comunale ha deciso di chiedere il contributo con il doppio obiettivo di valorizzare il Centro Storico e rendere i percorsi pedonali accessibili a tutti secondo il concetto dell’Universal Design, che cerca di considerare le differenti caratteristiche individuali, dal bambino all’anziano, includendo tra queste anche la molteplicità delle condizioni di disabilità, al fine di trovare soluzioni inclusive valide per tutti e non dedicate esclusivamente alle persone diversamente abili”.