Agenti di commercio, Pratesi: «Costi di trasporto aumentati del 30%»
Tra i tanti comparti penalizzati dalla pandemia e da una faticosa ripartenza ci sono anche gli agenti e i rappresentanti di commercio. «Siamo ancora molto distanti dai livelli pre-Covid del 2019 e l’unica ripresa vera che stiamo registrando, purtroppo, è quella dei costi», sottolinea Massimiliano Pratesi, presidente di Fnaarc, la Federazione di categoria aderente a Confcommercio.
In un lavoro in cui l’auto è determinante, rappresentando di fatto una sorta di ufficio, con una media annua di oltre 60mila chilometri percorsi, «il peso del rincaro carburante si unisce al vertiginoso aumento generale dei costi – prosegue Pratesi –. Una stima? Siamo al 30% in più da un anno all’altro».
Certo, «salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione. In realtà i nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza dell’online e anche la carenza di prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture».
Di qui, come da sollecitazione del presidente nazionale Alberto Petranzan, «l’appello al governo a interventi concreti per un settore che costituisce il motore delle Pmi. Va dunque innanzitutto ridotto il costo del carburante, agendo sulle accise. E vanno attualizzati i parametri fiscali di deducibilità dell’acquisto dell’auto perché il tetto attuale non ci consente di poter investire adeguatamente per rispondere a pieno alle nostre esigenze: dalla maggior sicurezza dell’autovettura alle nuove tecnologie green».