Al via il primo progetto di elettrocoltura
Eugenio Rosset, presidente Fondazione Opera Sacra Famglia: «L’orto elettrico migliora produzione e qualità della vita”
Il primo centro di formazione del Friuli Venezia Giulia a dare vita, nella sua ampia area verde in Comina (Pn), alla elettrocoltura. È l’iniziativa fortemente voluta da Eugenio Adriano Rosset, presidente della Cittadella della Formazione e della Solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia, che mentre in questi giorni sta assistendo all’installazione del suo “orto elettrico” ne anticipa la presentazione alla 41.a edizione di Ortogiardino, dal 5 al marzo, in fiera a Pordenone.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione che il Patron della formazione regionale Rosset ha instaurato con Andrea Donnoli, consulente, formatore e consulente scientifico che in Italia ha installato un centinaio di impianti di elettrocoltura. Quello di Pordenone però ha un primato: è il primo in Italia a trovare spazio in un centro formativo. «L’elettrocoltura è una tecnica messa a punto a metà Ottocento che per lungo tempo purtroppo e inspiegabilmente è stata dimenticata, ma che migliora la qualità dei prodotti ortofruttiferi oltre che la qualità della nostra vita – spiega Eugenio Adriano Rosset, presidente della Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia – consente infatti di ridurre l’impiego di fertilizzanti e antiparassitari, aumentare la produzione, proteggere le piante da animali e insetti, accrescere le proprietà organolettiche di frutta, verdura e ortaggi. È molto importante per gli apicoltori, perché difende le api dalla varroa, malattia parassitaria che mette in ginocchio moltissimi realtà produttive. L’area verde della Comina ben si presta per questo nuovo progetto che proprio in questi giorni stiamo portando a termine: a breve “l’orto elettrico” sarà una realtà. Per approfondire il tema vi aspettiamo a Ortogiardino, in fiera a Pordenone, dal 5 al 13 marzo, nel mega stand di 270 metri quadrati della Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia, padiglione 7 (stand 19 e 20)».
In queste ore in Comina si sta completando la realizzazione del sistema di elettrocoltura che si caratterizza con l’installazione di antenne, magneti, piramidi, fili elettrici e batterie naturali utili a coltivare ortaggi e piante forti, sane, rigogliose, senza chimica. «L’elettrocoltura rappresenta un insieme di tecniche che utilizzano energia elettrica, magnetismo e forze cosmiche-telluriche per aiutare la crescita delle piante sensibili a tali energie – continua il presidente Rosset – attraverso antenne di rame (o zinco) e piramidi di rame si cattura elettricità statica presente in atmosfera. Con anelli di rame, opportunamente posizionati, possiamo convogliare questa energia all’interno di aree dove avremo posizionato il terriccio e le nostre piantine. Il risultato sarà un evidente miglioramento, e corrispettivo aumento, delle piante e della loro produzione. Le piante vengono influenzate in maniera positiva dall’elettrocultura, incrementando la produzione dal 30% al 50%; crescono più velocemente, con maggiore vigoria, a mio avviso circa del 50%».