Il Friuli Venezia Giulia protagonista nel nuovo film di Mirko Locatelli
Presentato “La memoria del mondo”, il lungometraggio realizzato dal regista milanese che racconta una storia di perdita e scomparse ambientato in diverse località della regione
Trieste, 14 marzo 2022 – Un rapporto intimo con il territorio, in una natura che racconta e si ritaglia un luogo da protagonista. “La memoria del mondo”, il nuovo film di Mirko Locatelli con la sceneggiatura di Giuditta Tarantelli e prodotto da Strani Film, con Rai Cinema e FVG Film Commission – Film Fund, è stato presentato oggi all’albergo ristorante il Caneo (Fossalon), quartier generale della troupe.
Adrien, studioso d’arte e biografo dell’artista visivo Ernst Bollinger, si ritrova impantanato nella storia di cui è autore, coprotagonista del capitolo conclusivo della vita artistica del grande maestro. Immersi nell’atmosfera rarefatta di una laguna invernale, i due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l’esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi ad esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune. Questa, in breve, la storia che il regista milanese Locatelli ha ambientato totalmente in Friuli Venezia Giulia.
Il primo ciak è stato battuto il 14 febbraio, per un totale di sei settimane di riprese che spaziano dalla laguna di Grado a Trieste, passando per la pedemontana pordenonese, toccando, nel dettaglio, le grotte di Pradis a Clauzetto e il borgo di Movada a Tramonti di Sotto, le riserve naturali di Isola della Cona e della Valle Cavanata, la foce dell’Isonzo, il villaggio di Punta Sdobba, Grado con le terme e alcuni alberghi (Grand Hotel Astoria e albergo Caneo) e Trieste, con il Magazzino 26.
Nel cast Fabrizio Falco, nei panni del biografo, l’attore triestino Maurizio Soldà e il giovane Fabrizio Calfapietra, uscito dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, presenti alla conferenza stampa di oggi assieme al direttore della fotografia, Paolo Rapalino, al fonico di presa diretta Mirko Guerra, Fabio Bobbio al montaggio, Luigina Tusini alla scenografia, mentre i costumi sono di Paola Picardi e la musica di Marco Robino.
Il quarto lungometraggio di Locatelli, scritto assieme a Giuditta Tarantelli, è frutto di un lavoro iniziato più di tre anni fa, ha un approccio simile a quella del documentario e ha potuto contare su una troupe leggera, ma è stato realizzato con grande coinvolgimento, condivisione e una sinergia che si è instaurata tra la stessa produzione e chi vive queste terre. Nel corso dell’incontro il regista ha sottolineato proprio l’importanza del territorio e delle relazioni che si creano con i suoi abitanti: la storia nasce, si sviluppa e si concretizza proprio a partire da un luogo e in questa pellicola la natura gioca un ruolo predominante.
Nel 2017 il regista milanese aveva già girato nel capoluogo giuliano e sul Collio “Isabelle”, film con Ariane Ascaride nei panni di un’astrofisica francese che, dietro la vita apparentemente tranquilla nella sua casa tra i vigneti, nasconde un inconfessabile segreto. Mirko Locatelli e la moglie, la sceneggiatrice e produttrice Giuditta Tarantelli dal Friuli Venezia Giulia non se ne sono mai andati: dal 2016 hanno aperto una sede triestina della loro casa di produzione Strani Film, che produce anche “La memoria del mondo” insieme a Rai Cinema e col supporto della FVG Film Commission.
La conferenza stampa di oggi è la prima “uscita” del nuovo assetto di FVG Film Commission le cui attività sono state assorbite tra le funzioni di PromoTurismoFVG a partire dal 1° gennaio, per l’importanza del cinema come chiave di promozione del territorio e dei suoi luoghi e la creazione di occasioni per generare indotto nel settore turistico.