A Udine si alza il sipario sul Palio studentesco
La manifestazione, dal 2 al 24 maggio, ritorna al Palamostre
Tante le novità: dalla nuova collocazione oraria alla mostra che ne ripercorre la storia, fino alla serata dedicata ad Angela Felice proprio il giorno della sua scomparsa
“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il Teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti… È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui”. Cita l’attore, regista, drammaturgo e critico francese Jacques Copeau la presidente del Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese, per riassumere la 51a edizione del Palio teatrale studentesco. Un’edizione che torna, dopo due anni di allontanamento forzato causa pandemia, nella sua storica casa, il Palamostre.
La rassegna, in calendario dal 2 al 24 maggio, sarà dunque all’insegna del ritorno alla tradizione, ma con lo sguardo puntato sempre al futuro, mai come quest’anno incarnato in chi di questa rassegna è il vero protagonista: i giovani.
Il programma è stato illustrato oggi, 26 aprile, nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel foyer del Palamostre di Udine. A portare i saluti sono stati l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Cigolot, il presidente onorario del Teatro Club Udine, Gianni Cianchi il responsabile artistico del Palio, Paolo Mattotti e, in chiusura, Nadia Cian, segretario generale del Mittelfest di Cividale del Friuli.
La resistenza dei ragazzi, il vero successo del Palio
«La resistenza del Palio teatrale studentesco – commenta Pergolese – è stata messa a dura prova negli ultimi due anni. Eppure nulla di quanto è accaduto e sta accadendo riesce ad arrestare questa storica manifestazione. Ho ancora impresso nella mente il ricordo delle espressioni di gioia dei ragazzi dopo le loro esibizioni nel palco allestito nei Giardini Loris Fortuna, la scorsa estate, sotto il tendone circense. La felicità di esserci e la soddisfazione di avercela fatta, nonostante tutto. Il Popolo del Palio non si è fatto scoraggiare dalle innegabili difficoltà, ma le ha trasformate in occasioni di crescita e creatività. I nostri ragazzi – conclude – si stanno leccando le ferite, ma hanno anche tanto da dirci. Credo sia giunto il momento di ascoltarli. Il Palio è anche questo».
«Il Coronavirus – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot – ha aperto scenari nuovi e preoccupanti in tutti i campi e il teatro non fa eccezione. Il teatro, che unisco all’intero mondo dello spettacolo dal vivo, non sembra affatto essere una delle priorità della comunità. Per lungo tempo abbiamo visto che non c’è stata alcuna urgenza di renderlo nuovamente attivo, anzi. Invece il teatro è importante e lo è anche, e, aggiungerei, soprattutto, quale luogo di formazione di giovani, non solo nell’esperienza legata alla recitazione o, comunque, alla realizzazione della rappresentazione, quanto nella maturazione della loro personalità, delle loro ispirazioni ideali, della cultura e delle relazioni. Ripercorrere la storia del Palio, l’abbiamo visto nell’occasione del cinquantesimo della sua nascita, consente di rilevare, nel mutare della società, il mantenersi della forza vitale dei giovani nel mettersi in gioco, nel proporre le proprie qualità migliori, nel sacrificarsi, nel fare gruppo, nel condividere, nel vivere e nel donare emozioni».
Il via il 2 maggio con il ricordo di Angela Felice
Il 2 maggio di 4 anni fa, salutava tutti per l’ultima volta, figura indimenticabile del Palio e per l’intera città. Far iniziare la rassegna proprio quel giorno non è stata una scelta a caso. La prima serata, infatti, sarà dedicata a chi il Palio ha coccolato, difeso a denti stretti, accudito e accompagnato negli anni.
«Abbiamo pensato ad un evento il più spontaneo possibile e non particolarmente strutturato – spiega il responsabile artistico del Palio, Paolo Mattotti – per ricordare la persona e l’intellettuale che tutti considerano essere figura fondamentale per il Palio e la sua storia e per l’importante ruolo culturale che ha ricoperto nella città nel corso della sua intensa, ma troppo breve esistenza. Coloro che abbiano avuto la fortuna di conoscere e lavorare con Angela sono stati invitati a pensare e produrre un intervento, di qualsiasi natura, da soli, in coppia o in gruppo, che possa onorare la sua memoria. L’invito a partecipare a questa serata è allargato anche a tutti coloro che non fanno più parte della “tribù” del Palio, o non ne hanno mai fatto parte, ma che hanno apprezzato Angela, le sue qualità umane, il suo immenso amore per le giovani generazioni, la sua generosità e la sua ampia e profonda cultura, e avrebbero il piacere di partecipare a questo momento di condivisione».
La mostra
Raccontare 50 anni di Palio non è impresa facile. Eppure, grazie all’impegno della curatrice, Liliana Cargnelutti, il Teatro Club ha voluto ripercorrere le tappe di quella che, dal lontano 18 aprile 1972, è probabilmente la più longeva manifestazione teatrale studentesca d’Italia. Lo farà con una mostra, allestita nel piano rialzato del foyer del Palamostre a partire sempre dal 2 maggio (inaugurazione ore 20.30), prima dell’omaggio ad Angela Felice. Con “!Palio sempre Palio! 1972…2022”, questo il titolo dell’esposizione, si può viaggiare con la memoria dai primi anni ’70, passando per una sezione che vuole essere un ricordo di Leonardo Miani, uno dei primi studenti-scenografi animati dalla passione per il teatro, presente al Palio con compagni di classe e amici per tutti i cinque anni della frequenza al Ginnasio-Liceo “Stellini” e anche dopo. Scorrono le figure che nel corso degli anni hanno guidato il Palio senza dimenticare che «Il Palio è dei ragazzi»: Ciro Nigris, Rodolfo
Castiglione, Angela Felice. Un video di Stefano Giacomuzzi registra testimonianze, ricostruisce momenti di questa lunga storia.
Tra fotografie di scena, ricordi, filmati e vecchie locandine, si arriva così allo scorso anno con i ragazzi impegnati sotto il tendone in piazza Primo Maggio. Nel percorso espositivo anche una mappa che rappresenta l’estensione territoriale del Palio con tutte le scuole coinvolte e i titoli di tutti gli spettacoli realizzati in questo mezzo secolo.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Circolo fotografico friulano e con l’Archivio Rodolfo Castiglione dell’Ente regionale teatrale del Fvg con il progetto grafico di Jessica Etro, sarà visitabile fino all’ultimo giorno del Palio, 24 maggio, durante gli orari di apertura della biglietteria del Palamostre oltre che, ovviamente, durante tutte le serate del Palio.
Spazio ai giovani: i gruppi studenteschi
Il fermento di ragazzi e ragazze, con i 21 gruppi iscritti quest’anno e i circa 300 studenti, e non, coinvolti, è già palpabile. Il sipario, dopo l’anteprima del 2 maggio, si aprirà ufficialmente il 4 alle 20.45. Una nuova collocazione oraria voluta appositamente per dare ancora maggior risalto all’impegno dei gruppi teatrali che propongono i loro spettacoli. La manifestazione, infatti, non si rivolge solo ad un pubblico di addetti ai lavori, ma vuole aprirsi sempre più a tutta la città che così può godersi le proposte come in qualsiasi stagione teatrale. «Ogni gruppo, come è tradizione – spiega ancora Mattotti –, ha scelto e riscritto il testo da rappresentare in totale autonomia con il pieno supporto e il sostegno organizzativo, com’è tradizione, del Teatro Club Udine. Per una volta il termine “tradizione” non è sinonimo di imposizione di regole immutabili, ma è simbolo di guarigione e di rinascita di una creatura vivente, come il Palio deve essere considerato, che ha bisogno di tutta la sua libertà creativa per potersi esprimere».
A calcare per primi le scene saranno gli studenti dell’Isis Bachmann di Tarvisio, a cui seguiranno quelli del liceo Percoto di Udine. E così via via, giorno dopo giorno, sul palco del Palamostre saliranno ragazzi e ragazze del Linussio di Codroipo e dello Stellini di Udine (6 maggio), del gruppo interscolastico autogestito “Forti dubbi” e del Marinelli di Udine (9 maggio), della Fondazione Bon di Tavagnacco e del Sello di Udine (11 maggio), del Bearzi e del Malignani di Udine (13 maggio), del Magrini Marchetti di Gemona (15 maggio), del gruppo interscolastico di Udine “Il Corpo” e del D’Aronco di Gemona (16 maggio), dell’Iis Il Tagliamento di Spilimbergo e dello Zanon di Udine (18 maggio), del Copernico di Udine (20 maggio), del Marinoni di Udine (22 maggio), del Civiform di Cividale (23 maggio).
Ospitalità, Oltrepalio, il concerto e la grande festa finale
Come ormai tradizione, oltre alle scuole partecipanti, si esibiranno anche gruppi teatrali costituitisi autonomamente dopo il percorso scolastico, così come verranno ospitati alcuni spettacoli delle rassegne “Ospitalità” e “OltrePalio”. Come “38 giorni per cambiare vita”, portato in scena dell’affermato attore e regista Giacomo Zito, anche lui “ex paliense” (7 maggio), o la Compagnia teatrale Retroscena (15 maggio), il gruppo Universicasi dell’ateneo friulano (20 maggio) e i Ccft (22 maggio).
“Semifinale” il 23 maggio con il concerto di Dj Tubet e grande festa finale il 24 con tutti i gruppi partecipanti che riproporranno “i 5 minuti” per un assaggio-saluto alla prossima edizione e l’immancabile “crostata gigante” finale.
I biglietti
I biglietti si possono acquistare al Teatro Palamostre in piazzale Paolo Diacono 21 (0432 506925, biglietteria@cssudine.it) dal lunedì al sabato dalle 17:30 alle 19:30, oppure un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. I biglietti, a ingresso unico, sono in vendita anche online sul circuito Vivaticket. Non è possibile effettuare prenotazioni prima dell’acquisto. Informazioni possono essere richieste anche al Teatro Club Udine scrivendo a info@teatroclubudine.it