AGCOM sanziona per 2 milioni di euro Bluenergy
Il punto di Consumatori Attivi
Tre sono le violazioni sostanziali che hanno portato l’AGCOM a sanzionare per ben 2 milioni di euro la friulana BluEnergy:
- mancata trasparenza dei costi di commercializzazione
- illegittime modalità di comunicazione delle modifiche unilaterali
- illegittima modalità di rappresentazione delle condizioni di applicazione dei bonus
Nella sostanza il sindacato riguarda pratiche commerciali scorrette poste in essere da parte del fornitore di energia e che non hanno permesso al cliente di comprendere gli effettivi costi della fornitura, le eventuali modifiche unilaterali delle condizioni del contratto e il meccanismo dei bonus applicati.
Il particolare periodo che stiamo vivendo di esponenziali aumenti dei prezzi delle forniture di energia elettrica e del gas (anche del 130% in poco più di un anno) impone ancora più rigore da parte delle società del settore e quindi ben venga la puntuale attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in sinergia anche con l’Arera, volta a sanzionare e porre fine a pratiche distorsive del mercato.
A far data da gennaio 2024 il mercato di maggior tutela (quello che vede fissate le tariffe trimestralmente da parte dell’Arera) cesserà a favore del mercato libero ma già da tempo il consumatore si trova in balia di venditori molto aggressivi che propongono contratti “opachi” con chiamate commerciali ad ogni ora del giorno e bollette altrettanto difficili da leggere.
Per quanto attiene al primo punto si ricorda la recente modifica del Registro delle Opposizioni che permette di iscrivere i propri contatti così revocando precedenti consensi al trattamento dei dati personali anche per fini commerciali eventualmente prestati. Da luglio inoltre sarà possibile inserire in tale registro anche i numeri di cellulare. In astratto la nuova operatività del Registro dovrebbe liberare il consumatore da chiamate moleste ma la nota dolente è il sistema di segnalazione delle violazioni (ancora troppo laborioso) e le sanzioni (ancora troppo basse).
Per quanto riguarda l’opportunità oggi di cambiare contratto consigliamo di accedere al comparatore delle offerte messo a disposizione dall’ARERA che permette di poter valutare quale proposta commerciale possa essere più conveniente. Di certo oggi è bene avere un atteggiamento cauto optando per contratti con tariffe bloccate nel periodo estivo (quando i prezzi di gas e energia sono più bassi) e affidandosi a fornitori affidabili. E’ necessario ricordare come anche in questi casi il fornitore possa sempre modificare le condizioni economiche ma previo preavviso di 3 mesi garantendo al consumatore la possibilità di recedere senza penali. Anche nel caso di contratti che non prevedono tariffe bloccate per un certo periodo il consumatore può sempre recedere senza penali.
Per quanto attiene a Blu Energy, la quale ha già annunciato che sta valutando la proposizione di un ricorso contro il provvedimento dell’Agcom, ricordiamo che il consumatore, qualora il fornitore non abbia spontaneamente adempiuto, ha la facoltà di inviare una lettera di diffida (ed eventualmente attivare una procedura di conciliazione) alla società chiedendo il rimborso integrale degli oneri commerciali non disciplinati dai contratti sia attivi sia cessati e interessati dalla delibera (cioè dal 2019) così come la restituzione di eventuali bonus revocati nel caso di recesso dal contratto. Per quanto riguarda la violazione della normativa sulle modifiche contrattuali che devono essere fornite in maniera separata e comprensibile rispetto alla bolletta, esse non possono che ritenersi inefficaci con il ripristino delle condizioni originarie. Ovviamente vedremo se il Tar del Lazio verrà chiamato a pronunciarsi e se in tal caso provvederà a confermare o meno il provvedimento dell’Antitrust.