Il clautano Fabio Filippin terzo ai giochi della chimica nazionali
Il diciottenne frequenta il Kennedy di Pordenone e all’università studierà… fisica
Dalla Valcellina a Roma per salire sul podio dei Giochi della chimica: Fabio Filippin, diciottenne di Claut e studente dell’ultimo anno dell’ITST Kennedy di Pordenone, ha guadagnato negli scorsi giorni la terza posizione della gara dopo essersi qualificato alle nazionali in rappresentanza del Friuli Venezia Giulia. Un risultato straordinario, considerando che complessivamente alle varie fasi di selezione hanno partecipato 6.600 studenti provenienti da oltre seicento scuole.
“La chimica mi ha sempre entusiasmato, fin da piccolo” racconta il ragazzo. “Dopo essermi iscritto al Kennedy la passione è cresciuta sempre di più e visto che vado bene i professori mi hanno scelto per i Giochi della chimica. Avevo già partecipato in terza ma senza grandi risultati, mentre quest’anno ho deciso di allenarmi più seriamente”.
Dopo essere stato selezionato per rappresentare la propria scuola, Fabio ha partecipato alla fase regionale della gara: 60 quesiti a risposta multipla da svolgere online. Con 101 punti Fabio non solo ha vinto le regionali ma è stato anche tra i migliori di tutta Italia nelle qualificazioni – punteggio rispecchiato dal terzo posto che ha successivamente ottenuto alle fasi nazionali, nelle quali si è scontrato con i campioni delle altre 19 regioni.
L’esperienza a Roma, dove si sono svolte le nazionali, è stata memorabile. “Ho trovato molte persone simili a me: ragazzi normalissimi, appassionati ma senza sfociare nell’ossessione. Tra noi si è creata una bella affinità” spiega Fabio. “La gara in sé, poi, mi è piaciuta moltissimo. Non ero partito pensando di dover vincere a tutti i costi: volevo solo godermi l’esperienza e divertirmi, quindi non ho sentito troppa ansia durante la prova. Volevo solo vedere fin dove riuscivo ad arrivare”.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è complimentato con i vincitori e con tutte le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato ai giochi. A premiare le studentesse e gli studenti, dopo i saluti del professor Gaetano Guerra, presidente della Società Chimica Italiana, e della dottoressa Noemi Sutera di Federchimica, è stato il professor Giorgio Cevasco.
Tutti sarebbero pronti a scommettere che nel futuro di Fabio, dopo il diploma, ci sarà la chimica, ma non è così: “Non voglio proseguire in questo campo: da un paio d’anni ho iniziato ad appassionarmi alla fisica e penso la studierò all’università” svela il giovane. “La fisica ha un approccio ancor più preciso e matematico rispetto alla chimica: mi piace l’idea di poter andare nel profondo della materia”.