Udine, restaurati gli affreschi trecenteschi della Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco diventi una meta non solo per i turisti ma anche per gli esperti d’arte
Si è tenuta oggi giovedì 9 giugno, presso la Chiesa di San Francesco, la presentazione dei lavori di restauro degli affreschi trecenteschi, già oggetto di interventi durante il Novecento, della parete del transetto raffiguranti l’Annunciazione, la Madonna in trono, San Cristoforo e Cristo in trono. L’opera, del valore di 44mila euro, è stata finanziata dal Comune di Udine.
Presenti il Sindaco Pietro Fontanini, l’Assessore alla cultura Fabrizio Cigolot, la Dottoressa Annamaria Nicastro della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Professor Cesare Scalon, Presidente dell’Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa del Friuli, l’Architetto Valentino Fontanini, Direttore dei lavori, e la Restauratrice Claudia Regazzoni., con le sue collaboratrici.
Di “vero e proprio gioiello” ha parlato il Sindaco nel suo intervento ricordando “le molte trasformazioni subite dalla Chiesa nel corso dei secoli” e individuando “nei lavori che andiamo oggi a presentare, il punto d’arrivo di un percorso in cui questo edificio ha sempre saputo rappresentare uno dei simboli della nostra città. Per questo è importante che, assieme a luoghi fortemente attrattivi come il Duomo e il Palazzo Patriarcale, anche la Chiesa di San Francesco diventi una meta non solo per i turisti ma anche per gli esperti d’arte e, perché no, per gli stessi udinesi. L’impegno di questa Amministrazione è ora quello di migliorare l’illuminazione dell’ambiente attraverso un nuovo sistema di fari e valorizzando al tempo stesso la luce naturale, e di rendere questo spazio sempre più un luogo di cultura, arte e musica”.
L’Assessore ha sottolineato come questo intervento rappresenti l’Amministrazione “un impegno mantenuto nei confronti dei cittadini”, in quanto Amministrazione che “ha sempre puntato sulla tutela delle tante infrastrutture di pregio dal punto di vista artistico, storico e architettonico della città e della loro valorizzazione come patrimonio identitario e come risorsa per l’attrattività turistica”.
“Grazie al sostegno del progetto ‘Look Up’, finanziato dal programma Interreg Italia-Austria – ha poi ricordato – in precedenza è stata realizzata una parte dell’illuminazione esterna della Chiesa e l’app, in tre lingue, che illustra le vicende e i tesori dello storico edificio”.