Udine, ex cinema Odeon: intervento del Sindaco Fontanini
“Ieri, mercoledì 13 luglio, si sono riuniti cittadini e professionisti per parlare di uno spazio importantissimo per il futuro culturale e non solo della nostra città. Ha partecipato anIche il mio assessore alla Cultura, Fabrizio Cigolot, che ringrazio.
È sempre apprezzabile quando accade che ci sia così tanto interesse su argomento di grande rilevanza e che ci siano persone che dedicano un po’ del loro tempo a condividere idee ed opinioni.
Adesso che finalmente siamo riusciti ad acquistare questo prezioso immobile dai precedenti proprietari e che l’ex Odeon è diventato patrimonio della Città è giusto e bello che questo spazio riesca ad attrarre tanta curiosità e provocare discussione.
Nel leggere quanto riportato dai giornali, posso dire di condividere la maggior parte dei punti di vista emersi durante la discussione.
Io le mie idee sul futuro dell’ex Odeon (prima o poi dovremo anche trovare un nome a questo spazio, che lo liberi finalmente da quel brutto prefisso, ma che lo tenga ancorato alla sua nobile storia) le avevo già chiaramente espresse nel mio discorso di insediamento di questa giunta quattro anni fa in Consiglio Comunale. È quindi tutto ben documentato.
L’avevo pensato come uno spazio aperto alla città. Un luogo per incontri e conferenze. Uno spazio per la musica e il teatro, e quindi per concerti e happening di vario tipo.
L’avevo immaginato uno spazio dedicato soprattutto ai Giovani. Manca infatti a Udine un luogo dove i nostri giovani, ma anche i giovani che vivono la città in forma temporanea, come studenti o lavoratori, possano incontrarsi ed esprimere la loro creatività. Un luogo aperto in alcune ore durante il giorno e poi la sera e di notte.
Condivido anche il pensiero di chi afferma che prima di indire un bando, dobbiamo avere le idee chiare su cosa vogliamo che diventi questo spazio, perché le nostre decisioni saranno fondamentali per le strategie culturali dei prossimi anni.
Sono poi d’accordo con l’architetto Marco Stefani, quando dice di farne uno spazio senza opere d’arte, che devono fare i conti con conservazione e protezione.
Dico però anche che questo gioiello che ci troviamo tra le mani è esso stesso un’opera d’arte e andrà trattato con rispetto e massima attenzione.
Per quanto riguarda infine i Fratelli Basaldella, ritengo che meritino uno spazio a loro dedicato di grande prestigio all’interno del nostro Centro Storico, che penso di aver già individuato, ma che mi riservo ancora un po’ di tempo prima di svelare”.