Siccità e deficit idrico, la situazione in Fvg
Gli aggiornamenti del 15 luglio, punto della situazione sugli effetti della siccità sul servizio irriguo
Nell’ultima Deputazione amministrativa il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana ha esaminato l’attuale fase critica per predisporre le adeguate contromisure.
LA SITUAZIONE
Si sta ulteriormente aggravando il deficit idrico nel comprensorio consortile. L’assenza di temporali nel bacino montano del Tagliamento ha reso necessario un progressivo aumento dei rilasci dal serbatoio dell’Ambiesta da parte di A2A S.p.A., in probabile aumento nelle prossime giornate, salvo eventuali temporali che potrebbero, almeno temporaneamente, alleviare la situazione. Pur in presenza delle integrazioni di A2A S.p.A., la portata derivata ad Ospedaletto e Andreuzza è notevolmente inferiore rispetto a quella di competenza; si è dovuto procedere alla chiusura di alcuni canali secondari dove viene effettuata solo irrigazione di soccorso, quali il Canale di Bressa, il canale di Passons e l’uso domestico “Sterpet”.
Più grave la situazione della derivazione dal torrente Torre a Zompitta, dove viene derivata la portata che alimenta le rogge di Udine, di Palma e Cividina. Nei giorni scorsi è stata posta in asciutta la tratta della roggia Cividina da Casali Merlo (in comune di Povoletto) a valle; a partire dal 20 luglio verrà posta in asciutta anche la tratta di monte, da Zompitta a Casali Merlo, dopo la raccolta della fauna ittica che verrà effettuata in collaborazione con le squadre dell’Ente Tutela Patrimonio Ittico, deputate alla gestione della raccolta. Il Roiello di Pradamano era invece già stato posto in asciutta una decina di giorni fa.
Nella Zona di Orzano – San Giusto (comuni di Remanzacco e Premariacco) la misura adottata dalla Deputazione di sospendere l’irrigazione alle soie di secondo raccolto ha consentito di mantenere accesi gli impianti e, per ora, di non dover attuare ulteriori contingentamenti per le soie di primo raccolto e i girasoli.
Nella zona del Medio Friuli è stato ripristinato il pozzo 29, in comune di Bicinicco, seriamente danneggiato da una scarica atmosferica dei giorni scorsi. Non si segnalano ulteriori criticità, se non quelle legate all’abbassamento delle falde che, come noto, ha comportato la riduzione dei prelievi in alcuni impianti.
Per quanto riguarda la Bassa Friulana, la situazione più critica si conferma nell’area occidentale, tra il Tagliamento e la direttrice Castions di Strada – San Giorgio di Nogaro. Per ora i disagi maggiori sono stati registrati nel comprensorio a scorrimento denominato “Torsa irriguo” in comune di Rivignano e Pocenia, ove lo scarso apporto dei corsi d’acqua non consente l’irrigazione su tutti i terreni. Con una oculata gestione della risorsa idrica vengono mantenuti attivi gli altri impianti irrigui dell’area.
Nella zona della Bassa Orientale si sono registrate, a macchia di leopardo, alcune precipitazioni che hanno temporaneamente alleviato la condizione di stress idrico delle colture; gli impianti di pompaggio consortili sono a regime soddisfacendo le richieste dell’utenza. Nel caso in cui l’assenza di precipitazione perdurasse dovranno essere adottate misure ulteriori rispetto a quelle già delineate (in termini di chiusura canali o contingentamento del servizio irriguo in base alle colture in atto).
“La situazione verrà costantemente monitorata nei prossimi giorni – chiude la presidente Rosanna Clocchiatti – al fine di valutare la necessità di adottare ulteriori misure che garantiscano il servizio irriguo nelle zone servite, compatibilmente con l’evoluzione della situazione di deficit idrico”.