A Pordenonelegge i cento anni della Scuola Mosaicisti del Friuli
La Scuola Mosaicisti del Friuli è stata invitata alla grande kermesse letteraria che prenderà il via tra pochi giorni a Pordenone.
Scuola Mosaicisti del Friuli 1922-2022 Cento anni di storia questo il titolo del ricco volume che sarà presentato da Gian Piero Brovedani, direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, giovedì 15 settembre, alle ore 11.30 in Palazzo Montereale Mantica nell’ambito dell’incontro Spilimbergo nel segno del mosaico e della fotografia organizzato da Pordenonelegge 2022.
Nel raggiungimento del centesimo anno di attività la Scuola Mosaicisti del Friuli ha ripercorso la sua storia in un libro di oltre 250 pagine, in italiano e inglese, con un considerevole apparato di illustrazioni, compresi documenti e bozzetti d’archivio. Frutto di un lavoro di ricerca e di sintesi, testi e immagini accompagnano il lettore attraverso i decenni raccontando di opere, maestri, luoghi e progetti, ma anche di tradizioni, conquiste, innovazioni senza tralasciare i momenti di difficoltà con le sfide e con le scelte che hanno poi determinano il futuro. Un libro fortemente voluto per raccontare il perché e il come la Scuola Mosaicisti del Friuli sia diventata un’eccellenza nell’arte del mosaico, un fiore all’occhiello della nostra regione, centro di formazione di livello internazionale. Una riflessione sul presente che inevitabilmente scandaglia un secolo di vita dell’Istituzione, nata nel 1922 in un territorio dove il mestiere del terrazziere e mosaicista era ben radicato e intraprendenza, capacità e competenza, rendevano le maestranze del Friuli occidentale protagoniste di grandi imprese decorative in giro per il mondo. Da qui ha origine la grande avventura della Scuola Mosaicisti del Friuli che sarà ripercorsa durante l’incontro a Pordenone per giungere ai nostri giorni, poiché il traguardo dei cento anni va certamente considerato come un’importante tappa di un percorso, che ci si augura, non conosca fine. Non mancano dunque nel capitolo finale (il libro è suddiviso in decenni) accenni a progetti futuri, alcuni già messi in campo, altri sotto forma di ambiziosi obiettivi su cui indirizzare le energie. Si tratta dunque di un’Istituzione che va considerata come patrimonio del Friuli Venezia Giulia, espressione della storia, della cultura e del sapere di un territorio, quello dello spilimberghese, che è a tutt’oggi sede di laboratori e centro importante per la produzione musiva.
Scorrendo le pagine emergono poi i tre ambiti nei quali la Scuola si è distinta e indirizza la sua attività: la formazione, la promozione e la produzione del mosaico. Di questa antica e nobile arte si parla molto nel libro, non in forma tecnica o manualistica, ma attraverso ciò che la Scuola ha ereditato, ha realizzato e insegna: dalla pratica artigianale raccolta dalle botteghe del Friuli occidentale, alle soluzioni del mosaico moderno messe in campo nell’Ottocento dal famoso Gian Domenico Facchina, mosaicista originario di Sequals, fino alle innovazioni dello stile contemporaneo con commistioni nell’arredo e nel design, con l’uso di materiali sperimentali o riciclati, con scelte estetiche allineate al gusto attuale e alle esigenze quotidiane. Conoscere la storia della Scuola Mosaicisti del Friuli è allora un modo per avvicinarsi all’arte del mosaico che non è solo quella pavimentale romana o quella bizantina delle basiliche ravennate, ma è molto altro che la Scuola è pronta a mostrare anche con il suo essere costantemente aperta a tutti coloro che la volessero visitare.
L’incontro Spilimbergo nel segno del mosaico e della fotografia, coordinato da Marco Salvadori, vedrà la partecipazione anche di Silvana Annicchiarico, che presenterà Il Mosaico in Bianco e Nero catalogo di foto d’archivio del CRAF e della Scuola Mosaicisti del Friuli sulla figura del terrazziere e mosaicista e sul suo lavoro, e di Walter Criscuoli che illustrerà il volume Uno sguardo nel labirinto della storia che accompagna la mostra fotografica di Maurizio Galimberti a Pordenone. (https://www.pordenonelegge.it/eventi/spilimbergo-nel-segno-del-mosaico-e-della-fotografia)